Zaniolo tifosi Roma, insulti e minacce, il caso prende una piega esagerata. L’attaccante ancora sotto contratto con la Roma è in attesa di una nuova sistemazione ma intanto la sua avventura nella capitale si sta chiudendo nel peggiore dei modi. Nella notte, dopo la partita con il Napoli (a cui lui non ha preso parte come ormai noto per scelta sua ma anche della società), il giocatore sarebbe stato inseguito da un gruppo di tifosi della Roma che lo avrebbero non solo inseguito, anche insultato e minacciato, tanto che il giocatore, spaventato, ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati, chi aveva inseguito il ragazzo fin sotto la sua abitazione si era dileguato. Una nottata di paura per il numero 22 ancora giallorosso, colpevole di aver detto di no a Mourinho e alla Roma. No al voler ancora lottare per la causa Roma. Un no che ha deluso l’allenatore che lo ha detto apertamente e che ha deluso i tifosi certo, ma arrivare a scatenare una vera e propria caccia all’uomo (se la cosa fosse confermata), con minacce e insulti forse si è sorpassato il limite. Questo è quello che ha raccontato Zaniolo, successo nella notte mentre tornava a casa. Mentre a Trigoria era esposto un altro striscione contro di lui, scritto sempre dai romanisti infuriati per il comportamento poco professionale del ragazzo, dopo gli insulti social ieri sera si è toccato il punto probabilmente più basso e più grave di una vicenda gestita male da tutti. In serata, dopo la partita con il Napoli (persa per 2-1 dalla Roma), alcuni tifosi si sarebbero radunati davanti casa del giocatore e lo avrebbero insultato e minacciato, dandogli anche la colpa della sconfitta con il Napoli. La polizia, arrivata sul posto su segnalazione dello stesso Zaniolo, non ha trovato nessuno, erano già andati via ma lo spavento è stato grande. Il giocatore ha chiamato il padre che lo ha raggiunto, mentre la sorella e la madre hanno inviato messaggi via Instagram agli autori dei gesti. “Provo tanta pena per voi”, ha scritto la sorella Benedetta, mentre la mamma ha postato la foto di parte di uno degli striscioni esposti a trigoria senza commenti ma con la scritta “Post Muto 2”.
Zaniolo minacce e insulti da tifosi Roma, finisce male un amore tormentato
Insomma, la situazione sta prendendo una piega pesante, troppo probabilmente. È una situazione gestita probabilmente male da entrambe le parti. L’amore dei tifosi della Roma, soprattutto dopo il gol di Zaniolo che ha regalato la Conference alla squadra lo scorso maggio, era arrivato a livelli altissimi. Il ragazzo, sostenuto dalla piazza durante e dopo i due pesanti infortuni avuti al ginocchio, era entrato nei cuori della tifoseria, anche per gesti suoi che avevano fatto pensare ai sostenitori giallorossi di aver trovato un nuovo idolo. Anche se in passato già c’erano state voci che vedevano il giocatore in procinto di lasciare la capitale e anche in quell’occasione qualche tifoso deluso c’era stato. Poi l’esplosione dell’amore nel rapporto, proprio per quel gol del 25 maggio a Tirana sembrava aver cancellato tutti i dubbi tanto da far capire che Zaniolo si sarebbe legato ancora alla Roma (il suo contratto è in scadenza nel 2024). In estate invece escono di nuovo indiscrezioni secondo le quali il giocatore si sarebbe guardato in giro, con la Roma che avrebbe risposto che lo avrebbe ceduto a fronte di un’offerta degna di nota. Poi riprende il campionato, qualcosa non va, l’attaccante non riesce a dare quanto vorrebbe e non fa nulla per non far vedere in campo e fuori, il suo nervosismo. Mourinho prova a proteggerlo, lo difende e arriva anche ad andare contro Candela (il francese, esterno, campione d’Italia con la Roma nel 2001 amato dai tifosi). Succede altro poi, Mourinho molla la presa, qualche giorno dopo il giocatore chiede di non essere convocato per la partita con lo Spezia, il rapporto tra allenatore giocatore e società si spezza definitivamente e il resto è storia recente. Ci sta che la situazione non sia stata gestita bene da nessuna delle due parti. Il primo errore è stato sicuramente commesso di Zaniolo che, ancora sotto contratto, non si rende più disponibile per la squadra, un comportamento deprecabile per un professionista che reca inevitabilmente un danno alla società ma anche a sé stesso che chiede insistentemente di essere ceduto. Il Milan, che inizialmente sembrava sul punto di prenderlo, si tira indietro per questioni economiche. La Roma presenta al giocatore l’offerta concreta del Bournemouth, una squadra di bassa classifica della Premier che non fa gola al numero 22 (nonostante l’offerta economica di quasi 5 milioni a stagione) e la rifiuta, portando alla rottura definitiva del rapporto tra Zaniolo con società, allenatore e ambiente.