La Formula 1 è pronta a regalarci un nuovo anno pieno zeppo di colpi di scena ma nella mente di Lewis Hamilton c’è ancora il ricordo della stagione 2020 alla guida della sua Mercedes nera. Quell’anno fu molto particolare dal punto di vista emotivo per il 44 perché mentre infervoravano le questioni più sensibili inerenti il Covid, in America esplodeva anche il caso di George Floyd a cui poi purtroppo seguiranno episodi molto simili come l’ultimo molto più recente, sempre negli Stati Uniti, che si legheranno al movimento Black Lives Matter.
Dal canto suo, Lewis aveva da sempre raccontato i suoi problemi in età adolescenziale legati al razzismo additando spesso anche il Circus e tutto l’ecosistema dei motori di non fare abbastanza per risollevare tale situazione. Nel tentativo di sensibilizzare il mondo intero sulla discriminazione contro le persone di colore, Hamilton decise allora di stravolgere la livrea della Mercedes che da “argento” diventò completamente nera.
Quell’anno fu poi particolarmente emozionante perchè ancora una volta la Mercedes dominò il mondiale portando in trionfo il pilota britannico proprio alla guida di quella vettura insolitamente nera.
Formula 1, Lewis Hamilton e la Mercedes nera: “Aperti mentalmente”
Continuando il racconto sul retroscena legato a quella particolare livrea, Lewis Hamilton ha poi ricordato le fasi che avevano condotto il suo team e lui ad adottare il colore nero. Stando alle parole del campione britannico, la scelta fu della scuderia e di Daimler che insieme accolsero le richieste del pilota dando vita ad una delle monoposto più importanti da un punto di vista sociale della storia della Formula 1.
Ecco il ricordo del 44:
Penso di essermi avvicinato davvero molto a Mercedes Benz e Daimler, loro sono stati così aperti mentalmente che abbiamo potuto cambiare la macchina dal colore argento a nera nel 2020. Io ho detto loro: ‘la macchina è sempre stata argento, è sempre stata la freccia d’argento. Immaginate se cambiassimo il colore della livrea in nero. Immaginate il messaggio che potremmo inviare‘. Così abbiamo avuto la macchina nera per tutto l’anno. Non ne abbiamo parlato molto, abbiamo lasciato che fosse così e basta. E abbiamo vinto con quella vettura, con la quale ho conquistato il mio settimo titolo mondiale.