La sanità digitale è stata al centro dell’edizione 2023 del Consumer Electronics Show, la fiera annuale più importante dell’elettronica di consumo organizzata dalla Consumer Technology Association negli Stati Uniti a partire dal 1967. Tanti gli accessori presentati per monitorare costantemente lo stato di salute in maniera fai da te. Dai sensori da infilare nel water ai dispositivi indossabili sempre più piccoli, passando per applicazioni per smartwatch e persino mini-laboratori portatili per le analisi del sangue: la tecnologia darà una grande mano alla prevenzione delle malattie.
Sanità digitale, ecco i nuovi accessori super tecnologici che aiuteranno nella prevenzione delle malattie
Uno (forse il più innovativo e particolare) tra i tanti oggetti presentati si chiama U-Scan, un dispositivo da infilare nel water che, attraverso una cartuccia interna in grado di raccogliere alcune gocce di urina quando andiamo in bagno, analizza i metaboliti in essa contenuti e trasmette tramite app informazioni sull’ovulazione o i livelli di testosterone, oltre che indicazioni per avviare un’alimentazione più sana. Non è ancora un dispositivo medico, ma da questa e altre soluzioni simili viste alla fiera della tecnologia, come il coreano Cym702 o l’israeliano Olive Diagnostics, che effettua l’analisi grazie allo spettro luminoso del liquido, probabilmente arriverà presto un congegno in cui l’esame delle urine non sarà più un test da eseguire in laboratorio ma potrà essere svolto comodamente a casa. La diagnostica domestica, infatti, permetterà di eseguire sempre più esami di laboratorio a casa, a minor costo e con maggior frequenza, oltre che di tenere sotto controllo le proprie patologie. Tra gli altri marchingegni presentati c’è SiPhox Home, piattaforma per ora sperimentale che sfrutta chip fotonici per misurare, attraverso una sola goccia di sangue, biomarcatori chiave relativi a processi infiammatori, metabolici, ormonali e cardiaci. “Questo permetterà di effettuare test 100 volte più veloci ed economici di quelli di qualsiasi laboratorio tradizionale, ma altrettanto accurati”, dice Diedrik Vermeulen, cofondatore di SiPhox. Alcune soluzioni sono pensate per chi deve convivere con una malattia invalidante come il diabete: Dexcom G7 ad esempio è un sensore medicale che monitora 24 ore su 24 il livello di glucosio nel sangue, un parametro vitale per chi è affetto da questa patologia. Tanti i dispositivi progettati per misurare lo stato di salute o a preservarla, che si tratti di test casalinghi per l’analisi dello sperma o misuratori di pressione arteriosa, dispositivi tascabili per l’elettrocardiogramma (della bolognese Quiver) o defibrillatori portatili come Lifeaz per interventi salvavita, scanner con cui si può tenere sotto controllo la salute del cavo orale senza il dentista oppure occhiali hi-tech come Radius XR con cui effettuare accurati test della vista. La salute digitale è un affare in continua crescita: secondo Grand View Research, il giro d’affari globale è stato di 211 miliardi di dollari nel 2022 ed è destinato a innalzarsi fino al 2030 con un tasso annuo di crescita composto del 18,6 percento. L’intelligenza artificiale permetterà di individuare precocemente i possibili segnali di una malattia e a promuovere il benessere degli individui. Tempo, ad esempio è un altro congegno che analizzando parametri fisiologici, attività quotidiane e modelli comportamentali degli anziani, è in grado prevedere eventuali peggioramenti clinici. BlueSkeye, invece, sviluppata insieme all’Università di Nottingham, sfrutta algoritmi di visione per individuare sul volto di una persona inquadrato dallo smartphone segnali di depressione o ansia, concentrandosi sul problema della salute mentale, troppo spesso sottovalutato. Ci sono poi materassi che rilevano parametri vitali e qualità del sonno, specchi che monitorano l’umore e app che valutano eventuali alterazioni patologiche della pelle o ricavano possibili disfunzioni analizzando lo spettro vocale, la nostra salute sarà sempre più monitorata dalla tecnologia.