Il rientro del metronomo dell’Inter Marcelo Brozovic si avvicina ed i tifosi stanno attendendo con ansia.

Quando torna Brozovic dall’infortunio: ecco la possibile data

L’Inter è la squadra che probabilmente più di tutte si sta confrontando con alti e bassi in campionato. Questo è dovuto anche all’assenza di colui che detta i tempi della manovra della squadra di Simone Inzaghi. Marcelo Brozovic ha giocato finora solo 10 partite su 19 in campionato e 2 su 4 in Champions League, trovandosi a dover saltare anche la finale di Supercoppa Italiana. Per ora il croato non è pronto per la gara di Coppa Italia di martedì contro l’Atalanta. L’infortunio nasce nel periodo di rientro dai Mondiali – peraltro giocati benissimo dal centrocampista – e gli esami del pre Inter-Napoli avevano evidenziato una piccola distrazione muscolare al soleo sinistro. Ora, però, la situazione è diversa ed il problema è passato dalla coscia al polpaccio, che lo sta tenendo fermo da qualche settimana. Marcelo sta lavorando duramente assieme allo staff dell’Inter e con il suo uomo di fiducia, Milutinovic, che è uno sorta di santone dei giocatori serbi ma il cui nome ha fatto un po’ scalpore, perché si tratterebbe delll’head of performance del Milan (anche se non c’è mai stato un annuncio ufficiale).

Il rientro di Brozovic

Ai microfoni di Dazn, nel pre-partita di Cremonese-Inter, il mister Simone Inzaghi ha parlato del rientro di Marcelo Brozovic, facendo trasparire cautela: “Dopo il mondiale ha avuto un problema abbastanza importante al polpaccio, dovrebbe tornare a giorni sul campo per poi vedere come riprenderà il decorso dell’infortunio”. Quello che è stato svolto finora è stato un lavoro differenziato, e dopo la dichiarazione dell’allenatore possiamo dire con certezza che l’obiettivo, almeno per ora, del centrocampista dell’Inter è quello di tornare in campo – forse non da titolare – nel derby meneghino di domenica. Nel frattempo, a cercare di non far mancare l’apporto del play croato c’è in cabina di regia Hakan Calhanoglu, che sicuramente fa perdere qualcosa in fase di interdizione ma riesce a giocare in verticale e a gestire i tempi in maniera del tutto naturale, un po’ a sorpresa se si pensa alla sua consueta attitudine offensiva.