Rottamazione quater 2023 accessibile anche da coloro che sono decaduti o hanno in corso un piano attivo di pagamenti della Rottamazione ter e Saldo e stralcio.
La corsa alla domanda per l’adesione al nuovo piano di definizione agevolata è ormai partita. In particolare, rientrano nel grande progetto della Pace fiscale 2023, anche coloro che non hanno ottemperato ai debiti pregressi con l’Agenzia delle Entrare – Riscossione.
A prescindere delle reali situazioni che hanno portato diversi contribuenti a non pagare i piani delle precedenti misure agevolative, resta la possibilità di accantonare ogni debito vecchio e nuovo, risanando totalmente la posizione debitoria.
Rottamazione quater 2023: ecco cosa succede con la Rottamazione ter e saldo e stralcio
Nelle ultimissime dichiarazioni della Riscossione ufficializzate sul sito online, nella nuova Rottamazione quater voluta dal Governo Meloni nella Manovra 2023, viene permesso a tutti i contribuenti di mettersi in regola pagando i debiti iscritti a ruolo.
Per questo motivo, è stata stilata una classifica di cartelle “definibili” oggetto della nuova definizione agevolata, per i debiti affidati all’Ente impositore dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se già oggetto di precedenti misure agevolative.
Restano da chiarire i punti sul pagamento o sull’aspetto legato al vantaggio prodotto dalla rateizzazione o rottamazione delle cartelle esattoriali.
Per questo motivo, emerge in chiaro la norma che permette di dilazionare il debito secondo le norme ordinarie, un aspetto molto interessante, non compreso nella precedente Rottamazione ter e Saldo e stralcio.
Una conferma ulteriore dell’ultima possibilità offerta ai contribuenti di regolarizzare la posizione esattoriale, cancellando le cartelle sotto i mille euro e permettendo una totale rottamazione dell’importo residuo dovuto.
La precedente situazione debitoria è cumulabile con la definizione agevolata?
I contribuenti con piani di rateizzazione della Rottamazione ter e Saldo e stralcio oggetto delle nuove disposizioni sullo stralcio dei debiti o decaduti, possono contare nuova definizione quater.
È dunque sufficiente presentare online entro il 30 aprile 2023 la richiesta di adesione alla Rottamazione quater per saldare il debito residuo, senza dover pagare sanzioni, interessi e aggio.
L’esito della richiesta sarà comunicato dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione entro il 30 giugno 2023.
In sostanza, vengono applicate le disposizioni normative presenti nella legge n. 197/2022 che prevede la possibilità di accedere alla nuova definizione agevolata quater anche per debiti già ricompresi in precedenti misure agevolative, come appunto la Rottamazioni ter.
Nella “Comunicazione” trasmessa dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione, entro il 30 giugno 2023, l’Ente considererà gli importi oggetto di cancellazione per l’effetto dello “Stralcio” dei debiti fino a mille euro che sarà eseguito materialmente entro il 31 marzo 2023.
Nessun rischio di pagare somme aggiuntive o maggiori, rispetto a quelle dovute. L’Ente impositore provvederà a comunicare l’importo delle somme a debito per la nuova Rottamazione quater.
Rottamazione quater 2023: date pagamenti Agenzia Entrate Riscossione
Infine, il pagamento delle somme dovute per la definizione agevolata quater potrà avvenire in due modalità.
Il legislatore ha previsto un’unica rata da pagare entro il 31 luglio 2023, ma permette anche la possibilità di rateizzare l’importo in cinque anni per un massimo di 18 rate.
In quest’ultima ipotesi, è importante sapere che l’importo delle prime due rate deve corrispondere al 10 per cento del valore dovuto a titolo di Rottamazione quater. La scadenza delle prime due rate cade il 31 luglio e il 30 novembre 2023.
Le scadenze successive con rate di pari importo a partire dal 2024, sono: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno.
Per il pagamento rateizzato viene applicato un interesse al tasso del 2 per cento annuo.