Clima instabile in Medioriente, e l’Iran parla di un vile attacco con droni ai danni di una sua fabbrica militare a Isfahan. Come riportato in esclusiva dal Wall Street Journal, che cita dirigenti statunitensi e fonti a conoscenza dell’operazione, il blitz è da parte di Israele che ha colpito il complesso iraniano proprio accanto a un sito appartenente all’Iran Space Research Center, sanzionato dagli Stati Uniti d’America per la sua attività legata al programma di missili balistici dell’Iran e alla crescita nucleare del Paese.
Rischio nucleare, cosa c’è da sapere
Il noto attacco è stato effettuato dal governo israeliano sotto la coalizione di estrema destra guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, che ha già autorizzato anni fa (dal 2009 al 2021) una serie di audaci operazioni all’interno dell’Iran. Secondo il giornale statunitense – riportato anche da ANSA – l’attacco sul suolo iraniano arriva mentre dirigenti israeliani e americani discutono dei nuovi modi per combattere le operazioni dell’Iran, incluso anche l’approfondimento della cooperazione militare insieme alla Russia nella guerra in Ucraina.
Il numero uno della CIA, William Burns, nella scorsa settimana ha fatto un viaggio non annunciato in Israele per discutere dell’Iran e di questioni regionali, secondo fonti vicino al dossier ricevuto dal WSJ. Nella giornata di domani arriverà in Israele il Segretario di Stato Antony Blinken per continuare i colloqui Usa-Israele sull’Iran. Nella scorsa settimana invece, i due paesi hanno condotto la più grande esercitazione militare di sempre, coinvolgendo oltre 7.500 membri in una serie di scenari di guerra per testare la loro capacità in una guerra futura.
La risposta dell’Iran: “Attacco con i droni vile”
“Questo attacco vile è parte dei tentativi portati avanti negli ultimi mesi dai nostri nemici per destabilizzare l’Iran. Tutto questo non avrà alcun effetto sulla volontà e le intenzioni dei nostri specialisti per lo sviluppo di un nucleare pacifico”. Queste le parole del ministro degli Esteri della Repubblica islamica, Hossein Amir-Abdollahian.