Tanta paura nel cuore della Capitale a causa di un attacco da parte di ignoti alle forze dell’ordine. Intorno alle due di mattina della scorsa notte, nel distretto di Polizia Prenestino a Roma, è stata lanciata una molotov che rischiava di far bruciare l’intero palazzo e uccidere i presenti. Il blitz, fanno sapere gli investigatori dopo i primi accertamenti, potrebbe essere legato alle proteste degli anarchici contro il 41bis ad Alfredo Cospito – condannato con l’accusa di terrorismo e da centodue giorni in sciopero della fame dove è stato rinchiuso. Le due molotov, costituite con stracci imbevuti di liquido infiammabile all’interno di una bottiglia chiusa con uno stoppino, hanno rischiato di far danni più gravi alla caserma della polizia. Il piantone di guardia ha subito dato l’allarme così da spegnere le fiamme nel giro di pochissimo tempo senza danni alle persone.

Roma, i dettagli dell’attacco contro il distretto di Polizia

Nella serata di ieri, in segno di solidarietà a Cospito – recluso nel carcere di massima sicurezza di Sassari-Bancali “Giovanni Bachiddu” – si era svolta a piazza Trilussa, a Roma, una manifestazione nel corso della quale i partecipanti hanno ferito un agente e distrutto i tavolini di un bar. Al termine del sit-in gli investigatori hanno denunciato 41 persone che provenivano da un’area di anarchici e che hanno creato danni di migliaia di euro nella zona di Trastevere. A questo si aggiunge una lettera contente un proiettile al direttore del quotidiano livornese Il Tirreno, Luciano Tancredi. La busta – presa in consegna dalla polizia per nuovi accertamenti – conteneva un foglio con scritto:

Se Alfredo Cospito muore i giudici sono tutti obiettivi. Due mesi senza cibo. Fuoco alle galere.

Il messaggio minatorio era firmato con una <<A>> maiuscola. Sull’accaduto gli inquirenti sono al vaglio di molte ipotesi e hanno aperto una inchiesta per ricostruire la provenienza del messaggio e per consegnare i colpevoli alla giustizia.