Nelle prossime ore si decide il futuro di tanti percettori del RdC, per l’effetto dei nuovi requisiti introdotti dal Governo Meloni. E poco più di poche ore per coloro per coloro che non sono in regola con il certificato ISEE. Una folta schiera di fruitori dell’ammortizzatore sociale non ha ancora aggiornato la posizione reddituale forse per timore dei controlli a “tappeto” o per le nuove regole del 2023.
Fatto sta, che si dovrà lavorare. Le nuove disposizioni contenute nella Legge di Bilancio 2023 portano in grembo non pochi cambiamenti, quelli più sentiti, sicuramente sono i correttivi al Reddito di cittadinanza.
All’apparenza forse non dovremmo parlare di novità, ma della messa in atto dei piani disposti da Giorgia Meloni in sede elettorale. La Premier ha scelto volutamente, di seguire una campagna contraria all’erogazione di sussidi a vita.
E abbiamo visto che non ha cambiano idea, per cui i fruitori del RdC sapevano da tempo del cambio di regole, della riduzione delle mensilità, delle regole sull’accettazione dell’offerta lavorativa e sul dovere di presenziare ai corsi di aggiornamento tecnico – professionale.
Volendo essere precisi le modifiche apportate al sussidio di Stato non sono applicabili a tutte le famiglie.
La prima risposta del Governo Meloni è quella di ridurre a 7 mensilità il sussidio per le persone occupabili, previo un corso di formazione di almeno 6 mesi. Anche nel caso di rinnovo o nuova richiesta di ammissione al RdC le ricariche per gli aventi diritto non saranno più di sette.
La vera questione ruota sulle persone ritenute occupabili e inoccupabili.
Osserviamo ora, nel dettaglio, le nuove prospettive per i percettori del RdC, ma soprattutto, perché il certificato ISEE assume un ruolo determinate al fine della continua erogazione del beneficio economico.
RdC 2023: cambia tutto, ecco come e perché
I dibattiti sui cambiamenti del RdC non sono dei più felici, vengono posti in rilievo tanti problemi e altrettanti, conflitti, taciuti o strumentalizzati. Fatto sta che, lo Stato adottando questa linea risparmia 950 milioni di euro.
Per quanto riguarda le famiglie in povertà assoluta riceveranno le consuetudini 18 mensilità di sussidio spettante. A leggere la norma è chiaro che non viene stravolta la vita alle famiglie con figli minori o con membri affetti da disabilità. L’ammortizzatore rimane con le regole ordinarie per le famiglie con membri over 60 anni.
Non c’è stata una rivoluzione complessiva del RdC, ma semplicemente, un recupero di risorse laddove (forse) sembravano sprecate.
Per questo motivo, con decorrenza dal 1° gennaio 2023 tutti coloro che risultano classificati come “percettori occupabili” devono seguire un corso di formazione semestrale.
La prima regolare della decadenza viene agganciata alla non frequenza dei corsi di riqualificazione professionale o al rifiuto della prima offerta di lavoro.
L’ANPAL sarà connessa alle Regioni che si occuperà di passare i nominativi dei trasgressori delle nuove regole.
La norma, impone regole diverse per coloro con un’età da 18 a 29 anni iscritti a un corso formativo scolastico. Infatti, si applica l’obbligo della frequenza al percorso di studi scelto.
È proprio in questo specifico quadro che viene previsto la collocazione dei progetti utili alla collettività per tutti i percettori del RdC. Un discorso affrontato in un precedente articolo: “RdC convocazione lavoro Centro Impiego e Comune, ecco come funziona”
Reddito di cittadinanza, ultima ora per l’aggiornamento ISEE 2023
Il 31 gennaio 2023 scade il termine per la presentazione dell’aggiornamento del nuovo certificato ISEE 2023.
Infatti, è pur vero che il 31 dicembre si è chiuso portando via le precedenti disposizioni normative. Per ora, mancano ancora poche ore per presentare la certificazione ISEE aggiornata al 2023.
Pertanto, chi non ha provveduto ad adempiere a questa regola, dispone di poco tempo per confermare la sua posizione reddituale attraverso il CAf o dai servizi online dell’INPS.
L’assenza di questi dati non permette la continuità del beneficio, quindi l’erogazione della mensilità di febbraio 2023.
Non è stata registrato alcun intoppo sulla distribuzione degli accrediti di gennaio 2023, perché la norma, prevede l’osservanza di un mese transitorio per permettere di mettersi in regola.
Salta la tabella di calcolo importi RdC con la variazione ISEE?
L’aggiornamento del certificato ISEE potrebbe produrre un effetto contrario a quello desiderato o sperato. Cosa significa? Il nuovo ISEE potrebbe non corrispondere ai limiti patrimoniali e reddituali imposti dalla normativa vigente per il rilascio del sussidio spettante.
Dall’esito del nuovo certificato ISEE dipende la riduzione o decadenza dal diritto al RdC.
Infatti, non si può percepire il Reddito di Cittadinanza se non si rispettano i valori dettati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, riportati in sintesi, quali:
“Un valore ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni);
un valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro con possibilità d’incremento in base al numero dei membri familiari, figli e membri disabili;
un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza”.