Alice Neri news. Ci sono degli sviluppi sul caso dell’omicidio di Alice Neri trovata senza vita nella sua auto carbonizzata nelle campagne di Concordia lo scorso 18 novembre. Al momento è indagato Mohamed Gaaloul. L’uomo si trova nel carcere di Sant’Anna in attesa dell’udienza del 3 febbraio. Il Riesame dovrà valutare la richiesta di scarcerazione presentata dal legale di Mohamed. Le prove raccolte però non sarebbero determinanti ai fini della colpevolezza del soggetto. Nelle scorse ore infatti si è fatta largo un’ipotesi che potrebbe scompigliare le carte.
Alice Neri news, spunta l’ipotesi di un altro appuntamento
Stando ad una ricostruzione degli inquirenti, prima di tornare a casa e dirigersi verso il locale, Alice Neri avrebbe incontrato un altro uomo con il quale lavorava. Gli investigatori continuano a mantenere il riserbo sulla vicenda anche se questo scenario potrebbe aprire altri scenari su quanto accaduto. Intanto nelle prossime settimane verranno ascoltati tre testimoni che avrebbero visto Mohamed rientrare a casa con gli abiti sporchi d’olio.
La richiesta dell’incidente probatorio
La Procura di Modena ha richiesto l’incidente probatorio sui reperti raccolti. In particolar modo l’accertamento riguarderà il marito della vittima, Nicholas Negrini, il collega di lavoro incontrato prima della scomparsa e Mohamed Gaaloul il principale indagato di questa vicenda. L’incidente probatorio è stato disposto al fine di acquisire prove ed effettuare verifiche tecniche irripetibili sui reperti raccolti iniziando proprio dal borsello che Alice Neri portava con sé la sera in cui è scomparsa. Non sono stati ancora ritrovati gli abiti da uomo indossati la sera dell’omicidio. Sono stati disposti degli accertamenti anche sul bidone rinvenuto sul luogo del delitto e sui mozziconi di sigaretta trovati a terra poco lontano dall’auto. Gli inquirenti sono al lavoro anche per capire se il computer della vittima possa rivelarsi utile al fine di comprendere gli spostamenti che la donna fece quella sera prima di recarsi al locale per prendere l’aperitivo con il collega.
“Non sono fuggito, mi trovavo in Francia per lavoro”, la difesa di Mohamed Gaaloul
Mohamed Gaaloul è stato arrestato in Francia e estradato in Italia per l’omicidio di Alice Neri. L’uomo nelle scorse settimane si è però difeso dalle accuse spiegando che il giorno seguente all’omicidio della donna ha dovuto recarsi in Francia per lavoro: “Non sono scappato dall’Italia: sono andato in Francia a lavorare come imbianchino poiché mi avevano offerto un’opportunità. La polizia mi ha pure fermato e controllato alla frontiera e ho fornito i miei documenti senza alcun problema. Ho vissuto tra la Germania e la Francia spostandomi per questioni di lavoro tant’è che il mio cellulare è rimasto in Germania”. Gaaloul ha dichiarato davanti al gip di essere estraneo alla vicenda e di non essere affatto sfuggito alla cattura. L’uomo ha collaborato con gli inquirenti fornendo il nome dell’azienda per la quale avrebbe svolto i lavori di imbianchino in Francia. Mohamed però non avrebbe fornito alcun dettaglio sull’incontro con la vittima la notte dell’omicidio avvalendosi della facoltà di non rispondere. La Procura evidenzia la sussistenza di forti indizi di colpevolezza a suo carico, di prove schiaccianti. Il 29enne è stata infatti l’ultima persona che avrebbe visto viva Alice Neri prima della sua scomparsa. Il magistrato Claudio Natalini aveva spiegato: “Mohamed è arrivato in bicicletta alle 3 circa, come si vede dalle telecamere, e quella bicicletta è rimasta lì, fuori dal locale anche nei giorni seguenti”. Non è noto se i due si conoscessero già e sul rapporto tra i due vige il silenzio stampa. Il marito di Alice Neri aveva commentato così l’arresto di Mohamed: “Ho perso mia moglie. A questo punto, la mia sola speranza è che si arrivi presto a una conclusione. Colpevole o no, quest’uomo dovrà rispondere davanti agli inquirenti e speriamo che ciò sia risolutivo. Da quasi un mese viviamo un incubo, e non è facile conciliarlo con una sorta di vita normale”.