Guerra in Ucraina, le notizie del 340esimo giorno.
Partiamo come di consueto dai dati forniti dallo Stato Maggiore ucraino sugli attacchi subiti nella giornata di sabato.
Le Forze armate ucraine hanno respinto 16 attacchi nemici, anche nei pressi di Bakhmut e Vuhledar, in Donbass.
Al contempo, l’aviazione delle Forze di Difesa ha effettuato quattro attacchi nelle aree occupate dalle truppe filorusse, colpendo due postazioni di controllo, altrettante della difesa aerea e alcuni stabilimenti di munizioni e apparati elettronici e informatici.
Guerra in Ucraina, rimane aperto il dossier militare sulle armi
Rimane centrale nella discussione la questione degli aiuti militari all’Ucraina nel prosieguo della guerra. Momentaneamente, solo la Polonia sta riuscendo a garantire sostegno puntuale e sicuro a Kiev, a cominciare dai moderni veicoli blindati. Tuttavia non è quantitativamente sufficiente per tutelare le truppe ucraine nel continuo protrarsi del conflitto. Intanto, dopo i malumori interni alla politica americana sulla difficoltà di trasferire i carri Abrams, aleggia il sospetto che la decisione di Biden sia stata un trigger per forzare la Germania a prendere una posizione e velocizzare il suo “sì” alla consegna dei carri armati Leopard.
Sempre in merito alle prospettive future della guerra, l’ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato, ha dichiarato in un’intervista che l’Alleanza Atlantica “è pronta a un confronto militare diretto con la Russia”. Nel suo colloquio giornalistico Bauer ha illustrato le tappe di rinforzo della presenza Nato in Europa, dove sono stati schierati gruppi tattici in Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria, oltre al plotone che “sorveglia” la Crimea a sud.
Ma le minacce da Mosca potrebbero non arrivare solamente sul campo. L’intelligence del Canada ha infatti lanciato l’allarme sugli attacchi hacker filorussi nei confronti degli alleati dell’Ucraina, specialmente nel caso in cui le notizie dal fronte non portassero novità benauguranti. Pare quindi che sia aumentato il contingente di pirati informatici schierati a sostegno della causa del Cremlino.
Ci sono anche aggiornamenti per quanto riguarda la stabilità delle infrastrutture energetiche. Secondo quanto riportato da Ukrenergo, l’ente energetico statale di Kiev, il consumo di elettricità in Ucraina è rimasto costante nell’ultima settimana, tuttavia il deficit è ancora significativo. Si lavora dunque senza sosta per ripristinare le infrastrutture energetiche danneggiate durante il massiccio attacco aereo del 26 gennaio. La regione di Odessa è quella più in difficoltà, mentre la centrale termiche è stata messa fuori servizio per riparazioni.
Infine, il cancelliere tedesco Olaf Scholz è convinto di poter proseguire il dialogo con Vladimir Putin per telefono, nell’ottica di tenere aperto il canale di comunicazione tra Mosca e l’Europa. Ma il confronto diretto per avviare i negoziati di pace rimangono la priorità assoluta.