L’auto che ha provocato l’incidente di giovedì scorso, che è costato la vita a cinque ragazzi, viaggiava attorno ai 100 km/h. Questa la stima degli investigatori sull’andamento della Fiat 500 che si è schiantata a Fonte Nuova e che capovolgendosi ha causato la morte di Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri, Simone Ramazzotti, Giulia Sclavo e Flavia Troisi.
L’approssimazione è stata tratta dai filmati delle videocamera che hanno rivelato solo un passaggio in quel tratto della Nomentana. Ora il veicolo sarà sottoposto ad un accertamento tecnico per capire se ci sia stato un guasto poco prima dell’incidente.
Al vaglio anche il fatto che a bordo della vettura c’erano cinque persone, al contrario delle quattro per cui quel tipo di macchina è omologato.
La procura, che sta indagando per omicidio volontario di ignoti, ha rilasciato questa nota.
Non vi è alcun elemento (video, dichiarazioni o altro) per offrire possibili ricostruzioni di come sono accaduti i fatti. È il caso di ricordare che se qualcuno dovesse essere in possesso di immagini ovvero di informazioni utili per ricostruire la dinamica del sinistro avrebbe l’obbligo morale, prima ancora che giuridico di prendere contatti con i carabinieri che stanno procedendo o con la procura. Il ragazzo che è sopravvissuto al gravissimo incidente rilascerà ai carabinieri dichiarazioni utili appena possibile (vale a dire quando i medici lo riterranno.
I magistrati sono ancora al lavoro per ricostruire la dinamica esatta del sinistro, mentre stamattina è stato affidato l’incarico di autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni presso l’Istituto di medicina legale della Sapienza di Roma.
Nel frattempo un presunto testimone oculare ha dichiarato che i ragazzi “giocavano alla Formula 1”, una corsa per sfrecciare tra una rotonda e l’altra, poi il boato.
Tre corpi sono stati sbalzati fuori, sull’asfalto. Uno era di una ragazza