Claudio Villa causa morte. Claudio Villa, pseudonimo di Claudio Pica, nacque a Roma il 1º gennaio 1926. E’ stato un cantante e attore italiano.
Claudio Villa causa morte, malattia
Claudio Villa è morto il 7 febbraio 1987 per un infarto all’età di 61 anni all’ospedale di Padova, dove era ricoverato da diversi giorni per un intervento chirurgico al cuore. L’annuncio del decesso venne dato da Pippo Baudo in diretta durante il Festival di Sanremo.
I primi sintomi del malessere Villa li aveva avuti il 1° gennaio 1987 mentre stava festeggiando il suo sessantunesimo compleanno: una fitta dolorosa al petto proprio mentre stava accendendo la sua motocicletta, un nuovo attacco alla sera lo aveva portato a sottoporsi a un controllo nella clinica Moscati.
A fine gennaio Claudio Villa era stato ricoverato nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Padova, in attesa di essere operato alle coronarie con l’immissione di quattro by pass. Dopo un intervento durato nove ore, Villa ha lottato dodici giorni contro un’insufficienza cardiaca che alla fine ha avuto il sopravvento.
Tomba
La tomba dell’artista si trova nel cimitero di San Sebastiano a Rocca di Papa. Sulla sua lapide è scritto quest’epitaffio: “Vita sei bella, morte fai schifo“.
Moglie, figli
Claudio Villa si innamorò di Patrizia Baldi nel 1973, quando lei aveva appena 16 anni, e la sposò in Campidoglio il 18 luglio 1975. Il loro matrimonio fece scalpore in quanto lei era più giovane di lui di ben 31 anni. Nonostante le critiche, però, l’amore tra è durato sino alla morte del cantante, e dalla loro unione sono nate due figlie, Andrea Celeste e Aurora.
Nel 2004, dopo un lungo iter giudiziario, fu riconosciuta come figlia dell’artista anche Manuela Villa.
Biografia
Cresciuto in una famiglia di umili origini, vinse il primo concorso canoro cui partecipò con il brano Chitarrella del suo idolo Carlo Buti. Incise il suo primo disco nel 1947 per l’etichetta Parlophone. Nel 1952 interpretò per la prima volta un film da protagonista, in una carriera che lo vedrà davanti alla telecamera per circa trenta pellicole. Grandissimo protagonista delle prime edizioni del Festival di Sanremo, fino agli anni Sessanta inoltrati, vinse anche la prima edizione del Festival di Barcellona nel 1959 con il brano Binario, che segnava il suo debutto come cantautore.
In carriera dal 1945, si affermò nel 1955, segnalandosi al Festival di Sanremo come virtuosistico tenore popolare in un repertorio che univa la romanza italiana allo stornello romanesco e alla canzone napoletana. Definito il reuccio della canzone, ebbe vasta popolarità, anche internazionale, soprattutto nel periodo dal 1957 al 1968.
Occasionalmente fu anche autore, con 35 canzoni depositate a suo nome. Nell’arco della sua carriera ha venduto 45 milioni di dischi in tutto il mondo. Vanta assieme a Domenico Modugno il primato di vittorie (quattro) al Festival di Sanremo: nel 1955, con Buongiorno tristezza; nel 1957 con Corde della mia chitarra; nel 1962 con Addio… addio, proprio in coppia con Modugno, e nel 1967 con Non pensare a me. Vinse inoltre la serata degli autori indipendenti, istituita fuori concorso in occasione del Festival del 1957, con Ondamarina.