Alle prime luci dell’alba di oggi è stata bloccata, dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza, una corsa clandestina di cavalli che si stava svolgendo tra le campagne di contrada Ciccobriglio, a Naro in provincia di Agrigento.
I poliziotti del commissariato di Canicattì, guidati dal dirigente Francesco Sammartino, e i militari del Comando provinciale, agli ordini del colonnello Rocco Lopane, hanno bloccato diverse persone tra presunti organizzatori, fantini e scommettitori. Tra di loro ci sarebbero anche alcuni minorenni. Le forze dell’ordine hanno anche messo in salvo due cavalli e sequestrato uno scooter.
Tutte le persone fermate, la cui posizione adesso è al vaglio degli inquirenti, sono state condotte nella caserma Anghelone di Agrigento.
Contrada Ciccobriglio si conferma ancora una volta teatro di corse e scommesse illegali. Due anni fa, infatti proprio qui, era stata interrotta un’altra corsa con circa quaranta partecipanti.
L’inchiesta è ora coordinata dalla Procura di Agrigento e guidata dal facente funzioni Salvatore Vella.
Anche il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara ha commentato con una nota l’operazione contro la corsa clandestina di oggi:
“Esprimo la mia personale gratitudine alla Polizia e alla Guardia di Finanza per l’operazione condotta questa mattina in contrada Ciccobriglio che ha permesso di sventare una corsa clandestina di cavalli, fermando scommettitori, fantini e organizzatori di questa barbara iniziativa. Lo reputo un risultato importante in termini di controllo del territorio anche perché l’intervento di poliziotti e fiamme gialle ha permesso di evitare si perpetrasse un ulteriore sfruttamento di questi poveri animali, usati per traffici chiaramente loschi. Auspico non solo nuove attività di questo tipo in futuro sul nostro territorio, ma soprattutto che nessun narese partecipi, anche “solo” come spettatore a questi “spettacoli”.
Agrigento bloccata corsa clandestina di cavalli: i dati dei reati contro gli animali
I dati, purtroppo, sono sempre il segnale di un paese che fatica ad abbandonare il maltrattamento e le inutili crudeltà contro gli animali.
Esaminando i dati di un campione di 105 Procure su 169, tra Ordinarie e Minorili, che hanno inviato dati sia per il 2020 che per il 2021 si registra un aumento dei procedimenti nel 2021, rispetto al precedente anno pari al +3% mentre il numero degli indagati è diminuito del -4,10% circa.
Nel 2021, sono stati aperti circa 26 fascicoli al giorno, uno ogni 55 minuti, con circa 14 indagati al giorno, uno ogni 103 minuti, per reati a danno di animali. Si registra a livello nazionale un tasso di 15,5 procedimenti e di 8,6 indagati ogni 100.000 abitanti.
Uno dei dati che più colpisce arriva proprio dalla Sicilia dove le corse clandestine di cavalli, combattimenti tra cani, macellazioni clandestine, frodi dei pascoli, traffico di fauna selvatica, pesca di frodo sono quasi all’ordine del giorno.
Sono questi, secondo il Rapporto ZOOMAFIA 2022 i crimini che più spiccano contro gli animali registrati nella regione. Nell’isola, nel 2021, i procedimenti per reati contro gli animali sono stati circa l’8,52% di quelli nazionali, con un tasso di 15,82 procedimenti ogni 100.000 abitanti; con almeno 700 indagati.
La procura che nel 2021 ha registrato più procedimenti penali per reati contro gli animali è quella di Siracusa, con 122 procedimenti con 174 indagati. Seguono Catania 77 procedimenti con 128 indagati; Termini Imerese (Palermo) con 52 procedimenti con 65 indagati e Ragusa, con 47 procedimenti e 30 indagati.
Le ultime relazioni della Dia riportano casi riconducibili ad attività zoo-mafiose nella regione, con particolare riferimento alle infiltrazioni mafiose nell’accaparramento dei terreni agrari e pascolivi per beneficiare di fondi comunitari, nelle corse clandestine di cavalli e nel settore della commercializzazione del pesce.
Gli scenari che emergono dal nuovo Rapporto sono quelli di illegalità diffusa e pericolose connessioni con ambiti criminali più inquietanti, afferma Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio ZOOMAFIA della Lav. La Sicilia è una delle regioni dove la zoo-criminalità è più attiva. Le corse clandestine rappresentano il business più allarmante e le indagini hanno confermato l’esistenza di associazioni per delinquere semplici e di associazioni mafiose finalizzate alle corse e scommesse illegali.