Alessandro Siani Sanremo 2023. Dopo 8 anni sembra che Alessandro Siani possa tornare su quel palco tanto ambito, ma allo stesso tempo tanto temuto dai comici italiani. L’attore napoletano dovrebbe essere tra gli ospiti della 73esima edizione del Festival di Sanremo. Secondo quanto riporta Adnkronos però non è chiaro se sarà lì per fare un monologo oppure per presentare il suo nuovo film dal titolo “Tramite amicizia” di cui protagonista e regista e che uscirà nelle sale cinematografiche distribuito da 01 Distribution il prossimo 14 febbraio.
“Ma non è escluso che l’attore possa portare un monologo comico al festival proprio sul tema dell’amicizia, che è al centro del film. La serata del festival in cui Siani sarà all’Ariston non sarebbe ancora stata definita, così come non è chiaro se con lui ci saranno gli altri protagonisti del film”; riporta l’agenzia di stampa. In realtà potrebbe trovarsi al Festival per entrambe le cose e quindi potremmo vederlo sia per un monologo, sia per la presentazione della pellicola insieme al resto del cast, quindi Max Tortora, Matilde Gioli, Maria Di Biase, Cecilia Dazzi, Yari Gagliucci, Germano Lanzoni, Miloud Mourad Benamara, Stella Pecollo e Gianni Fantoni.
Alessandro Siani Sanremo 2023: i precedenti al Festival
In realtà Siani non è nuovo alla kermesse canora di mamma Rai, infatti la sua ultima apparizione risale al 2015, quando però venne investito da una valanga di polemiche proprio a causa delle parole pronunciate sul palco. In quell’edizione il comico era l’ospite della prima puntata: dopo le battute su Matteo Salvini, sull’abbronzatura di Carlo Conti “immigrato style”, sul ritratto dell’italiano medio e dell’Italia di oggi, è arrivata la satira che ha scatenato il caos sui social network.
Siani ha ironizzato sul peso di un ragazzino di appena nove anni seduto in platea: “ce la fai a entrare nella poltrona? Pensavo fosse una comitiva invece sta da solo“. Subito sono arrivate le critiche, nonostante Alessandro abbia cercato di recuperare pubblicando una foto dal backstage con il bambino e annunciando che avrebbe devoluto il compenso della serata a due ospedali.
“Non entro nel merito di una battuta che può piacere o meno: questo nella mia carriera l’ha sempre deciso il pubblico ed è giusto che ognuno dica la sua. Una battuta può essere giudicata sopra le righe, un’altra può essere divertente, un’altra più o meno efficace, e ho sempre accettato suggerimenti e commenti da parte di tutti […] Ci tengo a dire una cosa, per evitare notizie false e tendenziose che stanno girando con insistenza: quando Carlo Conti mi ha chiamato per partecipare a Sanremo, ho espresso subito a lui e alla Rai il desiderio di devolvere il mio cachet in beneficenza. Ci siamo attivati subito con gli ospedali Santo Bono e Gaslini, per capire su quali progetti potevamo intervenire e abbiamo deciso nei giorni scorsi come destinare effettivamente la somma“, aveva chiarito l’attore.
Comici a Sanremo: le critiche a Crozza e Zalone
Non è andata meglio nel 2013 a Maurizio Crozza che si è presentato sul palco vestito da Silvio Berlusconi. Subito sono partiti i fischi dalla platea e addirittura è dovuto intervenire l’allora conduttore Fabio Fazio per placare gli animi sul palco e per far terminare il monologo all’attore.
Solo lo scorso anno invece Checco Zalone ha ricevuto critiche per la sua favola dal titolo “Cenerentola in chiave trans”. Subito l’opinione pubblica si è divisa, ma sono stati molti gli attacchi tra cui quello di Vladimir Luxuria: “Mi è sembrata intanto una performance un po’ scarsa, da Zalone ci saremmo aspettati di più. È anche un po’ una ripetizione, questa volta più fallita rispetto alla canzone sugli uomini sessuali che invece aveva fatto tanto ridere“.