Bambini maltrattati asilo. Cinque maestre e la titolare di un asilo a Vanzago sono finite al centro di un’indagine per maltrattamenti sui bambini. Alcune stagiste avrebbero segnalato ai carabinieri l’uso di metodi coercitivi da parte delle maestre. I dettagli forniti alla stampa sono raccapriccianti. Si legge di bambini derisi, sbattuti a terra e rinchiusi nelle stanze da soli a piangere. Stando a quanto riferito dai carabinieri del Comando Provinciale di Milano, le maestre indagate “urlavano nei confronti dei bambini usando anche espressioni scurrili o li sbattevano per terra per costringerli a stare seduti o li svegliavano mettendoli in piedi, sollevandoli bruscamente dai fianchi”.
Bambini maltrattati asilo, indagate per maltrattamenti cinque maestre
I bambini venivano strattonati, schiaffeggiati e spinti con violenza. Le maestre avrebbero poi messo in atto degli atteggiamenti denigratori nei confronti di alcuni bambini che stavano imparando a camminare. Le donne erano solite colpire questi bambini con degli oggetti al fine di farli cadere per poi deriderli. La segnalazione è partita da alcune studentesse di un istituto scolastico di Rho che avevano seguito uno stage in asilo nel periodo compreso tra marzo 2022 e l’inizio di maggio 2022. Le stagiste avevano riferito alle loro docenti di aver assistito ad episodi di violenza nei confronti dei bambini presenti nella struttura. Il dirigente scolastico aveva deciso di rivolgersi ai carabinieri per denunciare. Gli inquirenti hanno cominciato così ad indagare e tramite diversi esami testimoniali oltre che i risultati dell’attività di monitoraggio attraverso le telecamere hanno scoperto quello che accadeva tra le mura della struttura. Le maestre usavano espressioni scurrili nei confronti dei bambini, li strattonavano e li spingevano a terra con violenza. In alcuni casi a causa del sovraffollamento nella struttura, i bambini venivano messi a dormire nei bagni o su materassi nel salone, avvolti dalle coperte fin sopra la testa. Nel caso in cui poi scoppiavano a piangere, venivano lasciati soli e ignorati. Una volta accertato quello che succedeva nell’asilo, sono scattati i provvedimenti. Il gip del Tribunale di Milano ha firmato un’ordinanza che dispone l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria alla titolare dell’asilo nido e a cinque sue collaboratrici. Le indagate sono tutte italiane e hanno età compresa fra i 26 e i 43 anni. A scopo precauzionale sono state anche sospese dall’insegnamento.
Maltrattamenti aggravati all’asilo di Legnano, chiuse le indagini su una maestra
I maltrattamenti avvenuti all’interno dell’asilo di Legnano risalgono a marzo 2021. La segnalazione è partita dai genitori di alcuni bambini. La mamma di un bambino aveva notato un comportamento sospetto nel figlio: “Quando eravamo a tavola mio figlio non voleva più avere né il piatto né il bicchiere pieno, dovevo rabboccare cibo e acqua poco per volta se non volevo che esplodesse in attacchi di pianto e rabbia apparentemente immotivati. E poi c’erano gli incubi notturni, il suo mutismo su tutto quello che riguardava la scuola, il vomito al mattino e il suo continuo nervosismo. Mi sono interrogata per mesi mettendomi anche in discussione, cercando di capire, ma solo quando ho scoperto che altre mamme stavano vivendo le stesse cose che stavo vivendo io, tutto all’improvviso ha avuto un senso. Un terribile senso di colpa per non aver capito tutto prima”. Le telecamere nascoste hanno fatto emergere una realtà terribile in merito ai metodi non ortodossi messi in pratica da una maestra. La donna insultava e maltrattava bambini di età compresa tra i 3 e 5 anni. Se un bambino non mangiava veniva costretto a finire il piatto fino a farlo vomitare. In alcuni casi la donna aveva preso di mira un bambino straniero additandolo davanti a tutti, alzandolo di peso, colpendolo alla testa con oggetti. La scuola aveva provveduto a licenziare la maestra a giugno. Nei giorni scorsi le indagini si sono concluse. Il pubblico ministero Flavia Salvatore ha chiesto il rinvio a giudizio di una insegnante di 42 anni di Nerviano, mentre ha chiesto l’archiviazione per la dirigente scolastica e un’altra maestra.