Non si arresta lo sciame sismico doppio che sta interessando da un lato la Romagna e dall’alto la faglia adriatica: la scossa di terremoto più significativa è stata registrata alla 6.33 di sabato mattina, di magnitudo 4.1 della scala Richter. L’epicentro è stato localizzato a Gambettola, in provincia di Forlì, a una profondità di 18 chilometri. Sono rilevazioni a cura dell’Ingv.

Come già accaduto nei giorni scorsi, il Dipartimento della Protezione Civile comunica che fortunatamente non si segnalano danni a cose o persone.

Terremoto in Romagna, la situazione rimane sotto controllo dalle autorità

Terremoto in Romagna, la scossa più forte di magnitudo 4.1 alla 6.36, pareggiando così quella avvertita giovedì di uguale intensità. Pochi minuti più tardi, a Cesenatico si sono registrate due scosse più lievi di magnitudo 2.2. Il sisma è stato avvertito chiaramente anche nelle province limitrofe di Rimini, Ravenna e Ferrara, ma anche a Pesaro e Ancona dove sono evidenti anche gli effetti di alcune scosse provenienti dal Mare Adriatico. Insomma, una settimana turbolenta per l’intera popolazione romagnola.

Proseguiranno per l’intera giornata i controlli della Protezione Civile per capire se questa nuova ondata iniziata durante la notte ha effettivamente prodotto dei danni tangibili, tuttavia le prime segnalazioni manifestano un certo ottimismo.

Matteo Gozzoli, sindaco di Cesenatico, uno dei comuni epicentro dello sciame sismico, ha comunicato che la situazione è momentaneamente sotto controllo e che pertanto le scuole rimarranno aperte anche all’inizio della prossima settimana. Nel caso della scossa avvenuta giovedì intorno a mezzogiorno, gli studenti erano stati fatti uscire dalle scuole attivando correttamente la procedura di evacuazione. I colloqui successivi con la Protezione Civile e le autorità locali avevano garantito la continuità delle lezioni. Anche il primo cittadino di Ravenna, Michele de Pascale, fa sapere che il capoluogo ha resistito senza alcuna ferita degna di nota all’ondata di scosse che sta flagellando la costa adriatica della regione.