La Rottamazione quater è stata introdotta nella vita dei contribuenti dall’articolo 1, commi da 231 a 252, della Legge n. 197/2022. La nuova misura agevolativa trova la sua applicazione per i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Più precisamente, la norma si riferisce all’ultima possibilità per il contribuente di poter svanire tutti i debiti iscritti a ruolo, se contenuti nella sfera di applicazione della definizione agevolata quater.

Chi ha sfruttato in passato le precedenti misure di Rottamazione ter e Saldo e Stralcio, conosce molto bene le potenzialità di questa misura agevolativa.

Rottamazione quater 2023

Fino ad ora, nell’opinione della maggioranza degli esperti, la nuova definizione agevolata è lo strumento per estinguere i debiti pagando “unicamente” le somme dovute a titolo di capitale, il rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica.

Non c’è, il pagamento delle altre voci che compongono le cartelle esattoriali. Più precisamente, il contribuente non sarà chiamato alla cassa per il versamento delle somme dovute a titolo d’interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio.

Nel campo applicativo della Rottamazione quater rientrano anche i carichi connessi a sanzioni per violazioni del Codice della strada e altre sanzioni amministrative, con una diversa applicazione della norma.

In questo caso, il contribuente non dovrà pagare le somme dovute a titolo d’interessi (art. 27, comma 6, Legge n. 689/1981), mora (art. 30, comma 1, del DPR n. 602/1973) ed eventuali piani di rateizzazione. E, infine, le somme dovute a titolo di aggio.

Quali sono i debiti “definibili” per la definizione agevolata?

La Rottamazione quater trova la sua applicazione nei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, se rientrano in un periodo di tempo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.

Bisogna, pertanto, tener presente che esiste una parte di debiti inclusi nella definizione agevolata, ben definiti dalla norma.

Si, pensi, alle cartelle esattoriali che il contribuente non ha ancora ricevuto, quindi a quelle iscritte a ruolo, ma prive di notifica.

In questo caso, tali atti di pagamento rientrando nei ruoli definibili, permettono di sanare la posizione debitoria, pur in assenza di effettiva notifica.

E, ancora, se il contribuente ha in corso un piano di rateizzazione o sospensione dei debiti iscritti a ruolo, ma che rientrano nella sfera di competenza della Rottamazione quater.

Il contribuente viene messo in condizione di scegliere, se mantenere il piano di rateizzazione già attivo, quindi pagare capitale, interessi, sanzione e aggio od optare per l’adesione alla misura agevolativa.

Il punto, in realtà, è che presentando la domanda per la nuova definizione agevolata paga solo le somme a titolo di capitale.

Oltretutto, la Riscossione ammette la rateizzazione della  Rottamazione quater fino a un massimo di 18 rate, per 5 anni.

Infine, rientrano nei debiti “definibili” nella Rottamazione quater anche le somme dovute dalle precedenti definizione agevolate (Rottamazione ter e Saldo e stralcio).

Il legislatore, ha previsto la possibilità per i decaduti dalle precedenti misure agevolative di aderire alla nuova definizione agevolata per l’estinzione dei debiti iscritti a ruolo.

Quali debiti potrebbero diventare definibili dopo il 31 gennaio 2023?

I debiti derivanti da carichi affidati alla Riscossione dalle casse/enti previdenziali di diritto privato, non sono escluse dal campo di azione della Rottamazione quater.

Tuttavia, è necessario attendere il 31 gennaio 2023, per verificare se gli enti in questione hanno provveduto adottare diversi provvedimenti, quali:

  • ufficializzare un provvedimento diretto di adesione o rifiuto;
  • trasmetterlo, sempre entro la stessa data, ad Agenzia delle entrate-Riscossione;
  • pubblicarlo sul proprio sito internet.

Nella Rottamazione quater non rientrano i debiti affidati alla Riscossione nel periodo precedente al 1° gennaio 2000 e successivamente al 30 giugno 2022.

La Riscossione ha previsto l’adesione unicamente in via telematica dal forum della definizione agevolata o dall’area pubblica.

Il pagamento delle somme dovute a titolo di Rottamazione quater, possono essere versate in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023.

Ammessa la rateizzazione del debito in un massimo di 18 rate, di cui le prime due con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023.