Attentato a Gerusalemme nella serata di venerdì 27 gennaio 2023. Secondo quanto fa sapere Ansa un palestinese ha aperto il fuoco, in pieno shabbat, sulle persone di fronte ad una sinagoga nel rione di Neve Yaaco. Al momento si contano almeno otto morti ed una decina di feriti, di cui tre in condizioni molto gravi.

Ovviamente il bilancio è ancora provvisorio. Anche perché sul numero delle persone scomparse non c’è ancora un dato certo, visto che molti dei coinvolti sono gravemente feriti. In base a fonti dei media locali, il terrorista, un palestinese residente a Shuafat, è stato ucciso dalle forze dell’ordine mentre cercava di scappare in automobile verso il quartiere arabo di Beit Hanina. Dopo questo attacco ci sarebbero state scene di giubilo nella Striscia di Gaza. Per questo motivo la polizia locale sta ancora perlustrando la zona alla ricerca di possibili complici per evitare altri attentati.

Inoltre quanto accaduto è stato festeggiato con fuochi d’artificio e spari in aria, secondo quanto riferisce il sito del Jerusalem Post. Il premier Benjamin Netanyahu sta valutando il da farsi. Sul luogo dell’attentato è arrivato anche il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir.

Attentato a Gerusalemme: chi è il terrorista

Sembra che il terrorista protagonista dell’attentato a Gerusalemme sia il 21enne Alkam Khairi, un palestinese di A-Tur, nella parte est della città. Nel frattempo Hamas e la Jihad islamica hanno definito quanto accaduto “una operazione eroica” e “una vendetta per i morti di Jenin” in merito al blitz in cui sono morti 9 palestinesi.

Gli Stati Uniti l’hanno definito “orribile”, mentre in Italia il ministro Tajani ha parlato di “atto di terrore orrendo”: “Sono sconvolto dalla notizia dell’attacco alla sinagoga di #Gerusalemme, durante lo Shabbat. Un atto di terrore, ancora più orrendo nel giorno in cui commemoriamo la Shoah. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle vittime e ai loro cari“. Anche sul profilo Twitter del Governo Italiano si può leggere un post a riguardo: “Il Governo italiano condanna con forza il vile attentato terroristico di Gerusalemme ed esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza allo Stato d’Israele e a tutto il suo popolo“.

La Jihad islamica ha rivendicato il lancio dei 7 razzi partiti dall’enclave palestinese verso le zone ebraiche vicino la Striscia, in cui erano appena risuonate le sirene di allarme. Per questo motivo l’aviazione israeliana ha colpito obiettivi di Hamas più volte nella Striscia.

Cos’è successo a Jenin

Solo qualche ora fa Israele ha compiuto un vero e proprio blitz nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania. Quanto accaduto è stato fatto per “catturare un terrorista di spicco”, tuttavia l’incursione ha provocato la morte di tredici persone, tra cui una anziana. “Mi impegno di fronte a voi quale primo ministro dell’unico Stato ebraico – ha detto per il Giorno della Memoria – che noi resteremo vigili, forti e non permetteremo mai che la Shoah si ripeta“, ha dichiarato il premier Benyamin Netanyahu.

Il presidente dell’Autorità nazionale Palestinese, Abu Mazen, ha proclamato tre giorni di lutto nazionale e ha ordinato l’esposizione a mezza sta delle bandiere nazionali in onore dei “martiri del massacro”. In alcune città della Cisgiordania sono partiti scioperi e proteste, inoltre da Hamas sono arrivate minacce dirette a Tel Aviv: “Israele pagherà il prezzo per il massacro di Jenin”, aveva detto il numero due dell’organizzazione e responsabile per la Cisgiordania, Saleh al-Arouri, aggiungendo: “La nostra resistenza non si spezzerà e la risposta arriverà presto”.

E così sembra essere arrivata la risposta ben presto. Nelle prossime ore ci saranno sicuramente aggiornamenti in merito a questa strage e non è escluso possano esserci ulteriori attentati da parte di altri terroristi.