IMU, TARI, Multe e bollo auto nello Stralcio dei debiti o Rottamazione quater. Le prime disposizioni della Pace fiscale 2023 collocano i debiti “definibili” nel beneficio della Definizione agevolata. Per assurdo, nella stessa misura potrebbero non permettere di sanare pienamente tutti i debiti.

Nella fattispecie, la norma prevede lo Stralcio dei debiti fino a mille euro, includendo la cancellazione automatico delle cartelle.  In alternativa, resta la possibilità della Rottamazione quater 2023.

Stralcio e Rottamazione: IMU, TARI, Multe e Bollo auto

L’articolo 1, commi 222-230, della Legge n. 197/2022 racchiude i principi fondamentali dell’annullamento automatico delle cartelle, che sarà comunicato entro il 31 marzo 2023.

Il legislatore come per le precedenti misure agevolative non ha previsto la formulazione di un’apposita richiesta da parte del contribuente, dei singoli debiti affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, aventi una natura derivante dall’amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali.

Lo stralcio dei debiti fino a mille euro iscritti a ruolo riguarda dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, include la cancellazione automatica dell’importo capitale, interessi, sanzioni e aggio.

Per assurdo, la stessa norma trova un’applicazione diversa per gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali.

Per questo motivo, al giorno d’oggi, sentiamo parlare di Amministrazioni comunali che non hanno aderito o stanno valutando lo Stralcio dei debiti.

Secondo i tempi stabiliti dalla norma per gli enti sopra indicati, l’annullamento dei debiti riguarda sanzioni, interessi e aggio.

Il contribuente viene chiamato a regolarizzare la posizione debitoria versando a titolo di somme dovute, il capitale, le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e le spese di notifica delle cartelle.

Al riguardo, si ricorda che le sanzioni per violazioni del Codice della strada e le altre sanzioni amministrative, la cancellazione disposta dalla norma prevede un ristretto giro di applicazione.

Infatti, taglia solo gli interessi, lasciando da pagare le sanzioni e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento. 

Il legislatore ha ammorbidito lo stralcio in favore degli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali.

Ecco, perché, le Amministrazioni comunali possono decidere in piena facoltà di non avanzare il proprio consenso allo “Stralcio dei debiti”. In questo caso, non viene applicato l’annullamento automatico prevista dalla normativa vigente.

Il legislatore nel formulare quest’ancora di salvezza per le diverse Amministrazioni statali, enti pubblici e agenzia fiscali, ha previsto una decisione deliberata, approvata e comunicata alla Riscossione entro il 31 gennaio 2023. Inoltre, la stessa decisione dovrà essere ufficializzata sul sito istituzionale delle diverse amministrazioni o enti.

Rottamazione quater per Multe, IMU, TARI e Bollo auto

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto la Rottamazione quater per i debiti contenuti nei carichi iscritti a ruolo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Il legislatore ha previsto una diversa applicazione della norma i debiti relativi ai carichi riguardanti le sanzioni per violazioni del Codice della strada, nonché le altre sanzioni amministrative.

Il contribuente non dovrà pagare le somme dovute a titolo di interessi, maggiorazioni e aggio.

Ecco le Amministrazioni comunali che hanno ufficializzato il “No” e il “Si” allo Stralcio dei debiti

Non tutte i Comuni si sono portati avanti comunicando la decisione di non aderire allo “Stralcio” previsto dalla norma.

Un colpo per quanti speravano di risollevarsi dai debiti grazie alle nuove disposizioni previste nella legge di Bilancio 2023.

Le ragioni di cassa hanno prevalso sulle difficoltà di quanti, per un motivo qualsiasi, non abbiano avuto modo di regolarizzato la propria posizione debitore. Per caso, per fortuna, speravano in un destino diverso, infranto dalla realtà.  

I Comuni di Bologna, Roma, Milano, Firenze, Piacenza, Verona, Bari, Palermo e Terni non hanno aderito allo Stralcio dei debiti, come si legge da ilmattino.it.

Non tutte le Amministrazioni comunali, ovviamente, hanno fatto riferimento al “motivo di cassa”, ma più semplicemente hanno difeso il “principio di equità”.  

Secondo numerosi esperti, il meccanismo dello Stralcio voluto dal governo italiano, rappresenta un motivo di disincentivazione al comportamento virtuoso, per coloro che regolarizzano nei termini le imposte e tasse.

L’altro aspetto, invece, verte sul recupero di somme di denaro da destinare al potenziamento dei servizi.

Per ora, non si sono espressi sullo Stralcio i Comuni di Torino e Napoli, che sembrerebbero orientati verso la Rottamazione quater, al fine di recuperare le somme a titolo di capitale, senza l’aggiunta d’interessi e sanzioni.

In controtendenza le Amministrazioni comunali di Lucca, Arezzo, Pistoia, Lecce e Acerra che hanno aderito allo Stralcio dei debiti per favorire la prosperità nella comunità.

Bollo auto non pagato: rientra nel pacchetto stralcio o rottamazione della Legge di Bilancio 2023?

Il bollo auto è una tassa che ricade sui titolari delle vetture, pagabile in favore della Regione di appartenenza.

Tuttavia, il tributo rientra nella sfera di applicazione dell’Amministrazione finanziaria, per cui escludendo le eccezioni che riguardano Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna e la Province Autonome di Bolzano e Trento rientrerebbe nella nuova Rottamazione quater.

 La Corte di Costituzionale in più occasioni ha fatto chiarezza, ribadendo la natura erariale del bollo auto, un principio che porta a includere il bollo auto nella sanatoria delle cartelle esattoriali.

In conclusione, per il pagamento IMU, TARI e Bollo auto, occorre attendere l’emanazione della delibera comunale.

In ogni caso, la trasmissione della decisione dovrà avvenire entro il 31 gennaio. Sarà possibile visionare i carichi definibili entro il 15 febbraio 2023.