Cos’è il binario 21 a Milano? In molti non lo sanno, ma rappresenta il luogo del memoriale della Shoah. Si trova esattamente sotto alla stazione centrale di Milano e si può visitare. E’ un modo per conoscere meglio la storia, per capire cosa è successo tra il 1943 e il 1945 e provare a capire, ad immaginare cosa significhi davvero il termine Shoah. Il 27 gennaio è la giornata della memoria ed ogni anno, nelle scuole, in tv, sui giornali si cerca di riportare appunto, la memoria a quei momenti. Si cerca di riportare il pensiero a quello che è successo, a cosa possono aver vissuto tutti i deportati, tutte le persone che hanno subito la deportazione, il massacro. Rimangono pochi i sopravvissuti che possono cercare di trasmettere, soprattutto ai giovani, l’orrore di quegli anni perché non dimenticare spesso può voler dire non ripetere gli stessi errori. Andare a visitare il binario 21 a Milano potrebbe essere un altro modo per avvicinarsi alla storia e cercare di capire.
Cos’è il binario 21 a Milano, si trova sotto alla stazione centrale, era un binario per il transito dei treni merce
Il binario 21 si estende su una superficie di 7.060 m² che si trova sotto la Stazione Centrale di Milano. Conosciuto anche come Memoriale della Shoah, rappresenta un luogo che fa tristemente parte di uno dei periodi più bui della storia perché da lì ha avuto origine la Shoah di Milano. Esattamente dal binario 21 tra il 1943 e il 1945, sono partiti i treni pieni di deportati diretti ai campi di concentramento nazisti. Oggi si trova proprio sotto i binari ferroviari della Stazione Centrale. Ai tempi dei nazisti ci si accedeva direttamente da Via Ferrante Aporti e originariamente il suo utilizzo era per il transito dei treni merci, per poi essere tristemente trasformato nel posto in cui vennero caricate migliaia di persone, stipate in 23 treni, per essere direttamente portate nei campi di sterminio. Ed è proprio su uno di quei 23 treni che fu fatta salire Liliana Segre, che ancora oggi porta i segni di una violenza inaudita a cui è stata costretta a subire e alla quale è stata costretta ad assistere. Lei come altre migliaia di deportati. Era il 30 gennaio del 1944, aveva 13 anni.
Binario 21, la sua posizione defilata permetteva ai nazisti di agire senza farsi notare
Per accedere al binario 21 nella Stazione Centrale di Milano, ancora oggi, è necessario percorrere il perimetro di piazza Luigi di Savoia passare per la porta di via Ferrante Aporti. Li, negli anni della deportazione, si trovava un oggetto di grosse dimensioni, costruito per il sistema postale, perché come si diceva i treni poi utilizzati per la deportazione erano in origine treni merce. La posizione defilata del binario permetteva ai soldati di portare centinaia di cittadini senza che fossero notati, senza che il resto della popolazione notasse dei movimenti eccessivi. Uomini, donne e bambini, venivano obbligati a salire su un carro che attraverso un montacarichi li portava al binario 21 e una volta attaccati al carro locomotore, i vagoni potevano partire. Le partenze, che cominciarono dal 1943, furono continue, senza interruzione. Senza sosta e a flusso continuo, centinaia persone innocenti venivano fatte salire ogni giorno sui convogli e portate ai campi di sterminio. Dal binario 21 di Milano in poco meno di due anni partirono 23 treni. Secondo i racconti dei (pochi), sopravvissuti una delle spedizioni più impressionanti fu quella del 30 gennaio 1944, con una cosa come 605 deportati ebrei. Degli oltre seicento partiti, arrivati nel campo di Auschwitz-Birkenau, 477 furono immediatamente uccisi nelle camere a gas, mentre 128 furono destinati ai campi di concentramento, di questi sopravvissero 14 uomini e 8 donne, tra cui Liliana Segre.