Strongiloidosi, echinococcosi, dengue, tubercolosi e chikungunya: sono soltanto alcune fra le moltissime malattie tropicali neglette, che colpiscono prevalentemente le popolazioni più povere e vulnerabili del mondo. Anche in nel nostro paese si registrano però numeri importanti, con 4.000 casi di contagi ogni anno, che collocano l’Italia al quarto posto in Europa, dopo Inghilterra, Francia e Germania.
L’allarme arriva da Verona
L’allarme sul reale impatto di queste malattie tropicali neglette arriva dagli esperti dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), IRCCS per le per le Malattie infettive e tropicali. Ad esempio, come spiega Andrea Angheben, responsabile clinico del dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali e Microbiologia dell’IRCCS Negrar, “la malattia di Chagas in Centro America uccide più della malaria, ma non può essere considerata un pericolo lontano perché può arrivare ovunque con i viaggi internazionali”.
Stessa cosa vale anche per una tra le malattie che più hanno catalizzato l’attenzione negli ultimi anni, la strongiloidosi. “Le persone positive al parassita responsabile di strongiloidosi sono in maggioranza anziani che vi sono venuti in contatto nei decenni scorsi – spiega Dora Buonfrate, direttrice del Centro Collaboratore Oms sulla Strongiloidosi e altre e altre malattie neglette -. Durante la pandemia in molti anziani le terapie cortisoniche per Covid-19 hanno abbassato le difese immunitarie e ‘slatentizzato’ la strongiloidosi”.
Per Federico Gobbi, direttore del dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dell’IRCCS Negrar, “la pandemia ci ha insegnato che la salute e la malattia oggi sono da considerare fenomeni globali: una patologia presente in una parte del mondo può rapidamente ‘viaggiare’ e raggiungere qualsiasi altro luogo grazie alla mobilità di persone, cibi, animali e con l’aiuto del cambiamento climatico. Diminuire le infezioni e la circolazione delle malattie con un adeguato monitoraggio è necessario per ridurre il pericolo a livello globale”.
Chee cosa sono le malattie tropicali neglette
Le Malattie Tropicali Neglette (Neglected Tropical Diseases – NTDs), la cui giornata mondiale si celebra il 30 gennaio, sono un gruppo eterogeneo di (attualmente) venti malattie, molte delle quali a carattere infettivo, causate da virus, batteri, parassiti, funghi e tossine. Tra esse citiamo la dengue, ls tripanosomiasi africana umana (malattia del sonno), la leishmaniosi, la rabbia e la scabbia. Presenti in tutto il mondo, queste patologie colpiscono oltre un miliardo di persone e causano più di mezzo milione di morti l’anno. Sono diffuse soprattutto tra le popolazioni povere e marginalizzate, specialmente quelle rurali con una scarsa presenza di sistemi sanitari. Anche se sono prevalenti nelle aree tropicali e subtropicali, sono diffuse in tutto il mondo a causa di migrazioni umane, viaggi internazionali, movimentazione degli animali, commercializzazione internazionale di prodotti alimentari e cambiamenti climatici globali che estendono l’area di presenza e la competenza di insetti vettori, ospiti mammiferi e uccelli, capaci di diffondere questi patogeni.