Autostrade e traffico, un binomio troppo spesso inscindibile. L’Aspi ha avviato una sperimentazione lungo la A26 dove è presente un cantiere di ammodernamento dell’autostrada, tratto complicato per mole e tipologia di lavorazioni, e quindi un test di prova ideale per verificare l’efficacia del mezzo. Si chiama Road Zipper System, un macchinario per ridurre l’impatto dei lavori sulla circolazione delle vetture lungo le strade italiane. L’obiettivo è minimizzare l’impatto dei lavori sulla circolazione, riducendone potenzialmente la durata e assicurando un incremento di sicurezza sia per il personale che opera nei cantieri che per gli utenti in transito.

Autostrade e traffico. La soluzione arriva dagli Stati Uniti

Il Road Zipper System è un brevetto statunitense che fornisce una soluzione efficiente, sicura e rapida per gestire il congestionamento e migliorare il modo in cui le persone si muovono sulla strada. Questa soluzione è riutilizzabile ed economicamente conveniente mediante l’utilizzo di un’apposita macchina che sposta le barriere in modo da riconfigurare facilmente il numero di corsie stradali in tempo reale in base alla portata del traffico, il tutto mantenendo una protezione sicura tra le carreggiate e offrendo una flessibilità in caso di spazi limitati o interventi di manutenzione. Ciò comporta inoltre una diminuzione dei tempi di costruzione in caso di cantiere aperto. Il macchinario può trasferire una barriera in calcestruzzo ad alte prestazioni di due chilometri in circa dieci minuti.

Ancora una volta l’innovazione tecnologica si dimostra l’abilitatore principale di un approccio sempre più sostenibile alla mobilità. Fin dall’avvio del nostro piano di ammodernamento ci siamo impegnati per individuare soluzioni che potessero salvaguardare la fruibilità della rete anche in presenza di cantieri“, ha dichiarato Roberto Tomasi, Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, parlando di un “punto di svolta sia per l’operatività delle squadre che per le esigenze di traffico. Soprattutto in Liguria, che si conferma per noi un territorio a cui dare la priorità“.

Le nostre previsioni del Piano Economico Finanziario stimano un valore complessivo di interventi pari a 21 miliardi di euro, suddiviso in due ambiti di sviluppo. Il primo comprende investimenti in manutenzione rigenerativa ed è finalizzato a un incessante miglioramento della sicurezza delle nostre infrastrutture. Gli interventi riguardano da un lato ammodernamenti per circa 270 km di gallerie, su un piano totale di 365 km, dall’altro circa 100 km di ammodernamenti su ponti e viadotti, rispetto a un piano complessivo di 270 km. Il secondo ambito di sviluppo attiene agli investimenti per il potenziamento della rete. Questi sono necessari per garantire condizioni di servizio adeguate ai traffici attuali, e indifferibili, poiché senza di essi gli interventi di manutenzione rigenerativa porterebbero a compromettere la logistica del Paese e di conseguenza la competitività dello stesso” ha concluso l’AD di Autostrade per l’Italia.

Il caso del Golden Gate Bridge di San Francisco

Essendo l’unica via per uscire da San Francisco verso nord, il ponte fa parte sia della U.S. Route 101, sia della California State Route 1 e in un giorno normale su di esso transitano circa 100 000 veicoli. Ha 6 corsie in totale e un marciapiede per lato. Durante le ore della mattina dei giorni infrasettimanali, il traffico maggiore entra in città, quindi 4 delle 6 corsie sono dedicate alla marcia verso sud. Al contrario, durante i pomeriggi dei giorni lavorativi il traffico maggiore va verso Sausalito, quindi il maggior numero di corsie è dedicato all’uscita da San Francisco.

La linea di separazione tra i sensi di marcia è spostata a seconda delle necessità del traffico. Inizialmente era segnalata da birilli che si conficcavano nel terreno e venivano cambiati di posizione da due operatori in base alla congestione. Negli ultimi anni hanno utilizzato il Road Zipper System che ha dimostrato la bontà di questa soluzione.