Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina dipingono uno scenario sempre più rischioso e Giuseppe Conte ha voluto ribadire il concetto legato all’importanza di cercare il negoziato. È questa la sintesi delle dichiarazioni rilasciate dal presidente del M5S in seguito all’incontro odierno tenuto oggi con il ministro Casellati a proposito delle riforme; l’ex premier si è rivolto contro le decisioni e le intenzioni politiche dei suoi colleghi – anche al di fuori dei confini italiani – che a sua detta starebbero favorendo uno sviluppo ben più grave del conflitto che coinvolgerebbe il mondo intero.

Ecco le sue parole:

Qui l’unica certezza è questo oltranzismo bellicista. Assistiamo a un sempre maggiore coinvolgimento, anche dell’alleanza Nato, in questo conflitto, mentre scompaiono all’orizzonte i negoziati di pace. Lo abbiamo detto dall’inizio: l’unica prospettiva credibile è imporre una svolta diplomatica costante e faticosa. Questo non significa essere rassegnati alle condizioni che vorrebbe dettare la Russia, noi in questa vicenda non siamo neutrali, abbiamo sempre fermamente condannato l’aggressione di Putin e della Russia.

Successivamente, Giuseppe Conte ha sentenziato senza mezze misure sulle scelte militari che negli ultimi mesi hanno contraddistinto questo conflitto: stando alle parole del presidente del Movimento 5 Stelle, la scelta di inviare sempre più armi in Ucraina è sintomo di una scelta consapevole che vuole favorire un escalation mondiale:

Il problema è la via d’uscita. L’unica certezza in questo momento è questa escalation militare che stiamo abbracciando inviando arsenali sempre più sofisticati. Allora diciamolo che stiamo abbracciando una prospettiva di guerra mondiale e che lo stiamo facendo consapevolmente.

Guerra in Ucraina, Giuseppe Conte insiste sul negoziato

Dopo essersi concentrato sugli aspetti più critici della guerra in Ucraina e in particolare al legame tra il conflitto militare e le scelte diplomatiche, Giuseppe Conte ha esposto anche l’unica soluzione possibile dal suo punto di vista. Le sue dichiarazioni si appellano anche alla storia dei conflitti mondiali che a sua detta dovrebbe far capire a tutti quanto sia molto più funzionale cercare il negoziato anziché insistere sugli interventi militari.

Ecco il suo commento:

Per noi bisognerebbe percorrere la strada del negoziato che non mi sembra affatto un obiettivo che viene costruito come la storia insegna. Come si sono risolti gli altri conflitti? Con la distruzione totale dei Paesi belligeranti o con un percorso negoziale? Non ci si vuole assumere la responsabilità di costruirlo? Allora è solo escalation militare che significa deflagrazione nucleare, distruzione dei Paesi coinvolti, guerra mondiale.