Provocatore, fuori dagli schemi, imprevedibile: così si è sempre mostrato Michel Houellebecq, tanto nella vita quanto nella scrittura, regalando al pubblico libri – “Le particelle elementari”, “Sottomissione” e “Annientare”, tra gli altri – che hanno spesso suscitato scandalo, oltre a vincere premi. Non stupisce, quindi, l’ultima trovata dello scrittore francese che, incalzato da un collettivo di artisti olandese, Kirac (Keep It Real Art Critics), è comparso in un cortometraggio a luci rosse che sarà presentato ad Amsterdam il prossimo 11 marzo.

Michel Houellebecq video a luci rosse: in cosa consiste l’ultima provocazione dello scrittore

66 anni e decine di pubblicazioni alle spalle, arrivato ad un passo dal Nobel per la Letteratura nel 2022, Houellebecq è senza ombra di dubbio uno degli autori contemporanei più chiacchierati. La sua ultima provocazione arriva niente meno che da Amsterdam, dove l’11 marzo sarà presentato un cortometraggio a luci rosse che lo vede protagonista per il collettivo artistico Kirac, fondato nel 2016 dal regista Stefan Ruitenbeek. Nel trailer, già disponibile online, la voce fuori campo del regista – volutamente cinica – riepiloga la genesi del video. “La fine dell’anno era vicina”, racconta Ruitenbeck. “Come sempre, temevo i giorni di vacanza che sarebbero arrivati. Questa volta soprattutto perché sarebbe nato il mio secondo figlio e io non sono proprio adatto a svolgere il ruolo tradizionale del padre entusiasta”. Intanto scorrono le immagini della moglie incinta, del parto, del neonato ancora insanguinato.

Poi l’inquadratura si sposta su una storia parallela. “L’unica persona meno felice di me in vista del Natale era il celebre scrittore Michel Houellebecq”, prosegue il regista, che spiega che l’autore aveva dovuto annullare il viaggio organizzato con la moglie in Marocco a causa delle minacce ricevute da alcuni estremisti islamici, per paura di essere rapito (il riferimento è a “Sottomissione”, un romanzo fantapolitico in cui l’autore immagina che la Francia si trasformi in una Repubblica islamica, pubblicato per coincidenza lo stesso giorno della strage alla redazione di Charlie Hebdo, il 7 gennaio 2015 a Parigi, e in seguito alla quale Houellebecq fu davvero messo sotto protezione). “La moglie – prosegue la voce fuori campo –  aveva impiegato un mese per organizzare in anticipo un giro di prostitute”, così come da desiderio dello scrittore, per la loro luna di miele, prima che tutto andasse a monte per motivi di sicurezza.

“Ho detto all’autore che conoscevo molte ragazze ad Amsterdam che sarebbero andate a letto con lui per curiosità”, ammette quindi il regista, mentre la scena si sposta sullo scrittore che, nudo, su un letto, bacia appasionatamente una donna bionda. Questo il fulcro del cortometraggio, che inneggia al sesso, come alcuni dei personaggi più amati e controversi dello scrittore, in alcuni casi ossessionati dalla pornografia. Un intento, quello della provocazione, che anche il collettivo di artisti olandese – formato da un gruppo di registi specializzati in video “controversi” – fa proprio, fin dai suoi esordi, proclamando la sua personale “guerra” contro il politicamente corretto, la cultura woke e la venalità dell’arte contemporanea.