A testimonianza della Shoah oggi, 27 gennaio, si celebra la Giornata della memoria 2023: diversi gli appuntamenti in tutto il mondo per commemorare le vittime dell’Olocausto, con gli esponenti politici internazionali che hanno manifestato le loro reazioni nel mantenere vivo il ricordo. Una data non casuale, scelta perché in questo giorno nel 1945 venne liberato il campo di concentramento di Auschwitz.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affidato il suo messaggio a Twitter, parlando della “sofferenza” di 6 milioni di ebree ed ebrei innocenti.

Per fare in modo che il nostro ‘mai più’ resti anche per il futuro, ricordiamo oggi, nel giorno della memoria dell’Olocausto, la nostra responsabilità storica.

Il cancelliere è intervenuto in un incontro al Bundestag, alla presenza del presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier: anche il parlamento tedesco commemora così le vittime del regime nazionalsocialista, con una menzione speciale per le vittime LGBTQ+.

Le persone discriminate per il loro orientamento sessuale furono almeno diecimila, con tantissimi processi di sterilizzazione forzata e istigazioni al suicidio: lo ha ricordato la presidente del Bundestag Berbel Bas, in apertura della seduta speciale.

A fare eco a Scholz, sempre attraverso un tweet, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Ricorderemo sempre i milioni di vittime uccise durante l’Olocausto. Ma il ricordo non è un obiettivo in sé. Dobbiamo fare un passo avanti. Combattiamo l’antisemitismo, che oggi è in aumento. E facciamo in modo che la vita ebraica prosperi in una società europea aperta e paritaria.

Le reazioni dei politici alla Giornata della memoria, Zelensky: “Salvare coloro che l’odio cerca di distruggere”

Su Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rivendica come “l’indifferenza uccide insieme all’odio”, in un non troppo velato riferimento all’invasione russa.

Oggi, come sempre, l’Ucraina onora la memoria di milioni di vittime dell’Olocausto. Sappiamo e ricordiamo che l’indifferenza uccide insieme all’odio. L’indifferenza e l’odio sono sempre e solo capaci di creare il male insieme. Ecco perché è così importante che tutti coloro che hanno a cuore la vita mostrino determinazione quando si tratta di salvare coloro che l’odio cerca di distruggere.

In tutta risposta Vladimir Putin, nel ricordare le vittime dell’Olocausto, ha accusato l’Ucraina di “crimini neonazisti“.

Israele, Netanyahu: “Non permetteremo nuovo Olocausto”

Anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato in occasione della Giornata della memoria, contestualizzata alla situazione in Medio Oriente. In Israele il Giorno della Shoah sarà solennemente celebrato il 17 aprile, una settimana prima del Giorno dell’Indipendenza, secondo il calendario lunare ebraico.

A nome dello Stato d’Israele e del popolo ebraico, a nome dei sopravvissuti e di quanti hanno trovato la morte, mi impegno di fronte a voi quale primo ministro dell’unico Stato ebraico che noi resteremo vigili, forti e non permetteremo mai che l’Olocausto si ripeta. Ancora oggi c’è chi, a giorni alterni, fa appello alla nostra distruzione. Noi però non ci faremo prendere dalla paura e non permetteremo a quei tiranni di intimidirci. Non consentiremo loro di dotarsi della capacità di realizzare la loro agenda mortale.

Il riferimento di Netanyahu passa poi ai dirigenti iraniani e ai “biechi negatori dell’Olocausto”, secondo i quali “un Olocausto non è stato sufficiente”.

Li vediamo nella loro continua marcia verso la produzione delle armi più letali. Io dico loro, qua e adesso: vi impediremo di ottenerle. Questo è il nostro impegno: che esso non avverrà più contro il nostro popolo.

Leggi anche: Meloni e il Giorno della memoria: “Shoah fu abisso dell’umanità”