Artigiani, come aprire una nuova attività? In arrivo semplificazioni per 36 categorie, dagli idraulici ai fabbri, basterà una mail. Un pacchetto di semplificazioni che il governo guidato da Giorgia Meloni sta mettendo a punto farà dire addio alla Scia per iniziare una nuova attività. Si tratterà dunque, di “attività libere” da pratiche burocratiche, con tutti gli oneri che ne derivano. La mail dovrà pervenire al Comune dove è posta l’attività, purché provenga da un indirizzo di posta certificata (Pec). Le novità in arrivo saranno incluse in un decreto legislativo che il governo emanerà entro la fine di febbraio. Tra le attività artigiane a “burocrazia zero” rientrano anche quelle dell’edilizia, come i muratori, i carpentieri e gli idraulici.
Artigiani, come aprire una nuova attività? In arrivo semplificazioni per 36 categorie
Ma la lista delle attività artigianali che potranno essere avviate con un semplice click, senza dover ottemperare ad adempimenti burocratici come la Scia, è ricca. Ad esempio, potranno accedere alla nuova modalità di avvio attività anche i riparatori degli elettrodomestici, o i calzolai e le sartorie. Nell’ambito dell’edilizia, anche i decoratori e i restauratori avranno accesso alla modalità semplificata. Inoltre, la semplificazione favorirà anche i negozi di prossimità che, negli ultimi periodi, stanno facendo riscontrare un ritorno di preferenze, soprattutto nelle grandi città. E, ancora, i falegnami, i fabbri, gli ebanisti e i tornitori, tutti chiamati alla nuova normativa sull’inizio di una nuova impresa. Ad oggi, la normativa in tema di nuove aperture di negozi e di attività, prevede l’invio della Comunicazione unica d’impresa, che racchiude i modelli riservati al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, quello per l’Agenzia delle entrate e i moduli da presentare sia all’Inps che all’Inail. Inoltre, è richiesta pure la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia). Tutti passaggi che, con la normativa in arrivo nel prossimo mese, dovrebbero subire una sforbiciata e una semplificazione amministrativa.
Dagli idraulici ai fabbri, basterà una mail
Il dicastero che sta portando avanti la riforma in termini di semplificazione di inizio di nuove attività per le imprese artigianali è quello della Funzione Pubblica. Per il ministro Paolo Zangrillo la sforbiciata amministrativa che avvantaggia gli artigiani che devono iniziare una nuova attività è uno dei pilastri del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), in particolare quello dell’abbattimento della burocrazia relativa a 600 procedure con target da raggiungere entro il 2026. Entro la fine del 2024 dovranno essere completate le prime 200 procedure, per poi procedere spediti nell’ultimo biennio. “Un lavoro di fondamentale importanza perché dovrà costituire la base del nuovo rapporto tra cittadini, imprese e Pubblica amministrazione”, ha spiegato il ministro Paolo Zangrillo. Gli obiettivi fissati a fine febbraio riguardano la semplificazione delle procedure di una trentina di attività economiche relative all’artigianato, nelle quali rientrano anche altre per la disabilità, l’energia e l’ambiente. Ad esempio, per il prossimo mese è fissata anche la semplificazione dell’avvio di attività ricettive, come gli agriturismi e i bed and breakfast. Per questi ultimi, in particolare, la normativa da seguire è quella regionale, adempimento burocratico che si differenzia pertanto da regione a regione. L’obiettivo è quello di arrivare a una normativa nazionale unica e semplificata, in modo da garantire la piena interoperabilità tra le amministrazioni interessate. Per tutte le attività dovrebbe pertanto realizzarsi la semplificazione burocratica che consentirà di inviare una mail al proprio Comune per iniziare a lavorare.