Qualche fibrillazione in maggioranza c’è, ed il casus belli è il decreto Ong. La Lega, infatti, aveva presentato alcuni emendamenti al provvedimento. Le proposte emendative leghiste miravano a reintrodurre diverse norme dei decreti Salvini, abrogate durante il governo Conte II. Miravano ad introdurre, ad esempio, una stretta su permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari e protezione speciale. Altolà dai presidenti delle commissioni competenti – Affari costituzionali e Trasporti della Camera – Nazario Sauro di Forza Italia e Stefano Deidda di Fratelli d’Italia. I due partiti fanno sapere che la decisione di non ammetterli è “esclusivamente di natura tecnico-giuridica”. Non è dello stesso avviso la Lega che, invece, ravvede un problema politico. Igor Iezzi, capogruppo della Lega in commissione Affari costituzionali della Camera, ha a tal proposito detto: “Siamo molto sorpresi – riporta l’AGI – dalla decisione degli alleati, che usano cavilli tecnici per nascondere una scelta politica”. Ma non è finita: stamattina, infatti, è stato respinto il ricorso della Lega contro la decisione di dichiarare inammissibili gli emendamenti presentati dal partito di via Bellerio. Una prova di forza esercitata dal carroccio che, però, non ha profuso effetti.
Salvini chiarisce sul no agli emendamenti della Lega
A tranquillizzare gli animi è il leader della Lega Matteo Salvini. Il Vicepremier, infatti, si dice tranquillo nonostante sia stata a conti fatti bloccata l’azione del suo partito. L’AGI riporta le sue parole:
I due capigruppo della Lega seguono la vicenda, ieri mi sono occupato di altro, come oggi mi occupo di altro”, minimizza il segretario leghista. “Ho totale fiducia nel ministro Piantedosi. Irritazioni? Irritazioni? Zero. Diciamo che la maggioranza in questi tre mesi ha dato prova di compattezza assolutamente encomiabile, e la giornata storica di ieri, con l’elezione di un vicepresidente del Csm non di sinistra, assolutamente equilibrato, moderato, stimato, è un passaggio veramente epocale. Quindi sono assolutamente soddisfatto.
Non è una questione politica
A spiegare cosa è successo interviene anche Forza Italia attraverso le parole di Paolo Emilio Russo e Andrea Caroppo, capigruppo di Forza Italia nelle commissioni Affari Costituzionali e Trasporti della Camera dei deputati. Le loro parole:
Spiace che qualcuno racconti una divisione nella maggioranza che non c’è, confondendo un giudizio tecnico con uno politico. Alcuni emendamenti presentati dai diversi partiti – e tra questi la Lega, come il Pd e la sinistra – alle Disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori sono stati dichiarati inammissibili dalle presidenze delle Commissioni perchè estranei alla materia. Riguardavano infatti le leggi sull’immigrazione mentre il testo che il Parlamento si appresta ad approvare interviene solamente sulle regole che disciplinano la presenza e i salvataggi delle navi delle Ong nei nostri mari. L’inammissibilità di ogni intervento diverso era così scontata e palese che Forza Italia non ha presentato – a differenza degli altri – alcuna proposta emendativa a questo testo. Ciò non significa che non siano utili nuovi interventi per fermare l’immigrazione illegale, salvando quante piu’ vite umane possibili: Forza Italia presenterà ed è disponibile a discutere e approvare insieme agli altri partiti della maggioranza nuove norme che sappiano coniugare fermezza, sicurezza e umanità con un prossimo provvedimento.
Fanno eco anche i capigruppo, delle due commissioni, di Fratelli d’Italia. Le parole di Alessandro Urzì e Fabio Raimondo:
Durante la seduta di oggi le Commissioni Affari Costituzionali e Trasporti hanno bocciato il ricorso della Lega sull’inammissibilità di alcuni emendamenti presentati al decreto ong. Non c’è nessun caso politico, nessuna spaccatura nella maggioranza: la decisione è stata motivata dal fatto che gli emendamenti presentati non rientravano nel perimetro del decreto stabilito in Consiglio dei ministri. Quanto deciso oggi non modifica in alcun modo l’attenzione che il governo di Giorgia Meloni conferisce al tema dell’immigrazione che sarà trattato con l’incisività che merita e in maniera organica.
Rimane il dubbio
Rimane l’amarezza in casa Lega ed il dubbio di un caso politico, anche per ammissione di Igor Iezzi, rimane. Ma per ora si va avanti.