Tra le priorità dell’Unione Europea c’è quella di attuare il piano migranti. Questione che tiene fortemente banco come si evince, ad esempio, da quanto sta avvenendo in Italia negli ultimi mesi. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una lettera indirizzata ai capi di Stato e di Governo dell’Unione europea, pone le questioni prioritarie nel merito. Le sue parole:

Rafforzare le frontiere esterne con lo spiegamento coordinato delle risorse dell’Ue nei punti strategici, tenendo conto delle differenze tra frontiere terrestri e marittime, nonché sostenere il nostro lavoro con una migliore intelligence e un allarme tempestivo. A tal fine è fondamentale anche lavorare in modo più mirato con i partner del Mediterraneo e dei Balcani occidentali, per consentire di affrontare le questioni più vicino alla loro fonte.

Oltre al rafforzamento dei confini, Von der Leyen pone il punto sull’importanza dei rimpatri. Le sue parole:

Affrontare la realtà che i ritardi e le lacune nelle procedure di frontiera e di rimpatrio comportano un costo reale per l’efficacia di queste politiche. Possiamo già considerare come accelerare le procedure di frontiera, applicando in modo più sistematico i concetti di sicurezza di Paesi terzi e avvalendoci della cooperazione dell’Ue per sostenere gli sforzi nazionali volti a promuovere il rimpatrio, anche riconoscendo le reciproche decisioni di rimpatrio.

La cooperazione sta alla base del successo. La presidente della Commissione Europea sollecita un maggiore sforzo di collaborazione tra i partner per gestire i rimpatri anche alla luce dello sforzo, in termini di finaziamenti, che sono stati messi in essere: “Stiamo superando in modo significativo – ha detto Von der Leyen – l’obiettivo del 10% per la spesa relativa alla migrazione”. Entrando nel dettaglio dei vari progetti ha detto:

Quest’anno i progetti di gestione delle frontiere e anti-contrabbando in Nord Africa e nei Balcani occidentali supereranno il mezzo miliardo di euro. Riunire i vari aspetti delle relazioni dell’Ue ci consentirà di fare leva sui progressi in materia di migrazione come parte centrale di relazioni più ampie con i principali partner incentivi con un approccio a tutto il governo in diverse aree politiche è fondamentale per sostenere l’impegno con i Paesi partner, con un importante focus sull’Africa.

Migranti, le parole di Von der Leyen

Una sfida europea a cui deve seguire una risposta europea. È questo il leitmotiv di Ursula von Der Leyen quando parla della questione migranti. Un proposito che si scopre necessario anche alla luce del contesto europeo e mondiale attuale:

L’instabilità geopolitica, le tendenze demografiche e il cambiamento climatico intensificano ulteriormente le pressioni. L’Ue ha registrato un notevole aumento degli arrivi irregolari sulle rotte attraverso il Mediterraneo e i Balcani occidentali, le cifre più elevate dal 2016. Anche la gestione della migrazione è in cima all’elenco delle questioni per le quali i cittadini si aspettano una forte risposta dell’Ue. C’è la necessità di affrontare i movimenti secondari e garantire un’effettiva solidarietà. Concentrarsi sull’attuazione sulla roadmap di Dublino contribuirà a ridurre gli incentivi per i movimenti secondari consentendo agli Stati membri di collaborare meglio.

Sul ruolo delle Ong, infine, ha detto:

Sono in corso i lavori per l’attuazione dei piani d’azione sui Balcani occidentali e Mediterraneo centrale, affrontando le specificità di ognuna di queste rotte. Lavoreremo su un approccio coordinato alla ricerca e al salvataggio, al fine di facilitare una migliore cooperazione tra gli Stati membri e le navi di proprietà o gestite da soggetti privati.