Bonus edilizi, cessione crediti verso gli enti locali, le Regioni, le Province e i Comuni sono pronti ad acquistarli: ecco dove si può. Dopo la Provincia di Treviso e la Regione Sardegna, anche altri enti locali si dicono pronti a scendere in campo per acquistare i crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi e dal superbonus mediante accordi di cessione. Da ultima, la Regione Sardegna sta per approvare un emendamento per comprare i bonus edilizi dalle banche, in modo da liberare spazio fiscale agli istituti di credito che potranno procedere, in questo modo, ad altri acquisti. L’esempio da seguire è quello della Provincia di Treviso che ha fatto da apripista a questa nuova modalità di vendita dei crediti d’imposta. Ma, a stretto giro, stanno per arrivare nuove delibere di Regioni e altri enti locali interessati all’acquisto.

Cessione crediti bonus e superbonus: dove gli enti locali li stanno comprando?

Il meccanismo di acquisto dei crediti d’imposta da parte degli enti locali dovrebbe seguire lo schema tracciato dalla Provincia di Treviso. L’ente locale, infatti, dopo l’approvazione della delibera, ha proceduto a emanare un bando di gara e a seguire un meccanismo di acquisizione rapido per concludere accordi di acquisizione dei bonus derivanti dagli interventi in edilizia che le banche non riescono più a vendere. L’acquisto da parte dell’ente locale permette di utilizzare il bonus in compensazione rispetto ai debiti fiscali maturati dalla Provincia stessa. È stata questa la prima operazione effettuata nel territorio italiano di acquisto di crediti da parte di un ente pubblico. Ma ne sono previste ben altre, a partire dai Comuni veneti e dalla Regione Sardegna. Quest’ultima sta approvando un emendamento per comprare i bonus sia dalle imprese che dagli istituti bancari. Anche in questo caso, l’utilizzo dei crediti, una volta acquisiti, andrà in compensazione fino a concorrere la propria capienza fiscale, liberando nel frattempo quella di chi vende. Emiliano Fenu, Portavoce del M5S al Senato, ha presentato un emendamento a raggio locale che prevede la costituzione di un “Superbonus Regione“, ovvero di un piano industriale per la casa, passando per le istituzioni regionali.

Sblocco crediti d’imposta, ‘Superbonus Regioni’ e le novità in arrivo

Proprio sulla base di questa proposta, alcune Regioni si stanno muovendo per comprare crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi e dal superbonus. È il caso delle Regioni Lazio e Umbria che, raccogliendo la proposta di Emiliano Fenu, prevedono di comprare i crediti d’imposta dei bonus edilizi. Quella degli enti locali potrebbe rappresentare una soluzione a lungo termine per la vendita dei bonus edilizi. Il protocollo della Provincia di Treviso prevede l’acquisto dei crediti per un periodo programmato di nove anni, da compensare sulle proprie tasse. Il meccanismo prevede la stipula di accordi con le banche per arrivare alla copertura di tutti e nove gli anni. Ogni anno, l’ente locale paga per i crediti acquisiti, concludendo l’acquisto a un prezzo nominale più alto del valore di cessione. Agendo così, la Provincia realizza anche dei risparmi di spesa. Passi in avanti, dunque, in attesa di una soluzione del blocco crediti che arrivi dal governo guidato da Giorgia Meloni. In particolare, le aspettative sono per la proposta dell’Ance e dell’Abi di consentire alle banche di liberare spazio fiscale dei crediti mediante la cessione dei bonus ai clienti per le pratiche inerenti il pagamento degli F24.