Regionali del Lazio Tina Balì, capolista del Polo Progressista, è intervenuta ad Open Day, su Radio Cusano Campus, per parlare di scuola. “Parto dalle dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito, il professor Giuseppe Valditara, non è sufficiente parlare di scuola del merito perché le politiche scolastiche e per la formazione nel nostro Paese si possano definire adeguate – ha osservato Tina Balì – propone salari differenti, secondo noi non garantisce l’universalità del sistema scolastico e che la scuola sia aperta a tutti. Invitiamo il ministro a preoccuparsi che dentro la legge di bilancio che ci siano risorse adeguate per gli aumenti contrattuali degli insegnanti. “

Regionali del Lazio Tina Balì: dall’inflazione alla perdita di salario delle famiglie, alcuni numeri

“Avere una scuola universale e pubblica garantita a tutti, e lo si fa con un sistema scolastico adeguato, che metta insieme la formazione, l’istruzione, con le offerte di lavoro che possono essere offerte agli studenti. Siamo di fronte ad un passo di inflazione galoppante, a dicembre l’11,6%, significa per una famiglia media del Lazio una perdita di salario di 1.939 euro: tantissimo, rischiamo che le famiglie non si possono permettere di mandare i figli a scuola. Verremo ad una regione in cui ci sono ragazzi di serie A e di serie B. Gli aumenti dei costi energetici possono comportare un problema forte, per le famiglie, per il mantenimento dei figli a scuola. Il tasso di dispersione scolastica nel Lazio è dell’11%. La scuola non è aperta, né adeguata ai ragazzi – ha aggiunto la capolista del Polo Progressista – noi vogliamo una scuola dove ci sia possibilità di socializzare. Le nostre sono proposte in parte mirate alle famiglie, in parte mirate ai giovani.”

Il problema dell’edilizia scolastica e dell’occupazione

Non si tratta di cambiare radicalmente la scuola, abbiamo già tanti docenti e tante scuole qualificate. Spesso gli istituti sono fatiscenti. Il tema dell’edilizia scolastica potrebbe essere un’attività per tanti settori economici del territorio che viene sottovalutata. Preferiamo investiamo in grandi infrastrutture e non fa manutenzione a scuola. L’altro tema forte è legare il settore dell’istruzione e la formazione all’occupazione. Rischiamo di formare ragazzi che se non trovano un’offerta formativa adeguata costretti a scappare – ha evidenziato Tina Balì – nel Lazio c’è una prevalenza di precarietà, lavoretti mordi e fuggi, il lavoro si è trasformato in merce, le offerte a tempo indeterminato sono il 38% e un i contratti di lavoro di un mese sono il 58%. Sono offerte che non consentono loro una prospettiva utile ad investire.”

Le proposte del Polo Progressista: alzare la soglia ISEE a 25mila euro

“Il Governo ha stabilito la soglia ISEE per accedere ai bonus social di 12mila euro chiediamo che venga estesa ai 25mila euro. C’è bisogno sul diritto allo studio di fare un ragionamento chiaro sul sistema dei trasporti e degli alloggi. Roma ha tante università attrattive e qualificate: quanti vengono a vivere qui per frequentare l’università? – ha sottolineato dopo poco la stessa Balì – siamo totalmente contrari all’idea di Valditara di creare gabbie salariali. Riteniamo che il Paese debba avere una sua identità e di scuola universale dove gli studenti abbiano tutti gli stessi diritti.”