Famiglie bocciate sulle conoscenze finanziarie. In difficoltà, con scarsa conoscenza del mondo della finanza e schiacciate dall’inflazione. Il bilancio economico è firmato dalla Consob all’interno del Rapporto 2022 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane.
Per le famiglie italiane rischio spese impreviste
Nell’ottavo report emerge chiaramente come il 23% degli italiani abbia percepito un calo delle proprie entrate, temporaneo o permanente. Dato in crescita rispetto al 2021, quando era il 5% in meno. È cresciuta, del 4%, anche la percentuale di famiglie fragili, ossia in difficoltà nel far fronte a spese fisse e ricorrenti, portandosi al 37% del campione. Rimane stabile invece al 23% la quota delle famiglie esposte, ovvero di individui che dichiarano di non essere in grado di gestire una spesa imprevista di 1.000 euro.
Male anche sulle conoscenze finanziarie
Oltre alle capacità economiche, anche le conoscenze finanziarie degli italiani non migliorano. Per quanto riguarda la conoscenza del concetto di inflazione, sembra – scrive la Consob – comprenderne gli effetti il 65% del campione (anche se con divari significativi). Non solo, perché 4 italiani su 5 ritengono complessa la gestione delle finanze personali anzitutto a causa del contesto incerto, della crescita dei prezzi e della bassa cultura finanziaria: sebbene in lieve crescita, il rapporto evidenzia come le conoscenze finanziarie non sono ancora sufficientemente diffuse né rispetto ai concetti di base (ad esempio, la nozione di diversificazione degli investimenti è compresa solo dal 50% degli intervistati) né rispetto agli strumenti finanziari (la quota di risposte corrette a domande su conto corrente, azioni, obbligazioni e fondi comuni di investimento rimane al di sotto del 60%) né rispetto alle dimensioni del rischio finanziario (in particolare, la percentuale di intervistati che ha familiarità con le nozioni di rischio di credito, di mercato e di liquidità oscilla tra il 20% e il 49%).
Italiani bocciati sulla pianificazione finanziaria
Non va meglio sul lato della pianificazione: scende infatti del 4% il numero delle persone che riesce a pianificare un bilancio familiare (dal 16 al 12%), mentre al contempo è cresciuto il numero di quelli che risparmiano in modo occasionale (dal 37 al 44%).