Si aggravano le condizioni di salute di Alfredo Cospito, il leader degli anarchici detenuto nel carcere Bancali di Sassari in regime di 41 bis, ossia il carcere duro.
Lo comunica la dottoressa Angelica Milia, il medico che visita il 53enne da quando il suo nome è ritornato in auge dopo le recenti emanazioni del Tribunale di Torino. I controlli sono soprattutto di carattere cardiologico e monitorato dall’avvocato Flavio Rossi Albertini
La sua salute è in lento peggioramento, tutti i valori sono i calo ed esiste un rischio concreto di edema cerebrale. La sua vita è in pericolo
Angelica Milia, medico personale di Cospito
Salute Alfredo Cospito, nella notte una brutta caduta nella doccia
Alfredo Cospito rischia di non presentarsi davanti al Tribunale il prossimo 20 aprile per discutere della revoca del regime di 41 bis nei propri confronti. L’ultimo bollettino medico sulle sue condizioni di salute certifica infatti un crollo dell’intero sistema, legato a un diffuso malessere psicofisico.
Il punto di partenza è sicuramente lo sciopero della fame che l’anarchico piemontese ha attuato da oltre tre mesi per protestare contro l’accanimento dei giudici nei suoi riguardi. Nella relazione della dottoressa Milia si legge anche di un accenno di ipotermia, di una mobilità scarsa che lo costringe a usare la sedia rotelle, insomma di una generale debolezza muscolare e psicologica.
E se il corpo sembra cedere anche la forza mentale, che aveva tenuto a galla Cospito nella sua battaglia, sembra venir meno. A testimonianza di una fragilità tangibile, nel rapporto si menziona anche una caduta avvenuta durante la doccia, che ha causato la frattura del naso e uno stordimento poi degenerato in leggera commozione cerebrale. Trasportato al pronto soccorso, il leader anarchico è stato sedato e operato ed è in ripresa dopo aver perso parecchio sangue.
Sull’ipotesi che Cospito possa presentarsi in Aula di fronte alla Cassazione, il medico si è esposto affermando “che tra tre mesi difficilmente sarà ancora vivo” in condizioni analoghe. Secondo il suo parere, il 53enne andrebbe immediatamente trasferito in una struttura sanitaria. Mercoledì prossimo è previsto l’appello per anticipare l’udienza.