Chi l’avrebbe mai detto che la pizza, per il suo elevato costo, sarebbe diventata un bene di lusso per la popolazione. Da bene povero, fatto con acqua e farina, a seguito dell’aumento del costo della materia prima rischia di diventare un prodotto sempre più costoso e appannaggio di un ceto altolocato. L’inflazione, dunque, continua a mietere vittime tra costo dell’energia e tasse silenziose colpiscono il settore del cibo. La pizza, tra i tanti alimenti, finisce nell’occhio del ciclone e rischia di diventare un genere alimentare “di lusso”.

Il costo di uno dei piatti preferiti in Italia e all’estero è aumentato infatti di quasi il 30% a dicembre rispetto a un anno fa, come emerge dalle rilevazioni di Bloomberg. Un aumento che supera di gran lunga il tasso di inflazione al 12,3% a dicembre. Un rialzo, sottolinea Assipan Confcommercio, dovuto anche e soprattutto a speculazioni.

 “Sul trend del costo delle farine al momento non si riscontrano aspettative di riduzione – spiega Antonio Tassone, presidente Assipan Confcommercio – quindi si resta sui livelli che hanno visto crescere il costo della materia prima anche del 33%”. Ad esempio, aggiunge, “una farina da panificazione costava a gennaio del 2022 55 euro al quintale, oggi (gennaio 2023) costa mediamente 73 euro al quintale. Tutto questo ovviamente si riflette sul costo delle focacce da forno che si trovano nei panifici italiani e quindi anche della pizza”

Costo della pizza in aumento, i pizzaioli: “Le difficoltà ci sono”

L’aumento del prezzo della pizza preoccupa non solo i consumatori, ma soprattutto produttori e i protagonisti, i pizzaioli, che spiegano le loro preoccupazioni in esclusiva a Tag24. Interpellato sul tema Florindo Franco della pizzeria “Lievito Madre” dice la sua sul tema dell’aumento dei prezzi:

“Le difficoltà ci sono, ce le hanno anche i nostri fornitori. Vanno ad acquistare e devono uscire sul mercato, ci siamo dovuti adeguare all’aumento dei prezzi della materia prima. Non so come andrà a finire ma penso che gli stipendi possono essere un punto di svolta. Le difficoltà ci saranno, ma se noi aumentiamo i costi e gli stipendi rimangono gli stessi la gente potrà permettersi sempre di meno la possibilità di andare al ristorante a mangiare una pizza”.

Sempre in esclusiva a Tag24 ha parlato anche il responsabile dell’Area Food di CasaSanremo, Carmelo Pistritto, che si dice invece più ottimista: “E’ vero, le difficoltà ci sono e i prezzi sono aumentati, ma non ho avuto un riscontro nella diminuzione della clientela. La gente esce, continuerà a uscire e guarderà sempre e solo la qualità. E’ questo il fattore che premia sempre”.