Bandecchi, la replica a Repubblica di Cusano Media Group. Il fondatore dell’Unicusano nel mirino del quotidiano.

I lavoratori di Cusano Media Group, Tag24.it, Radio Cusano Campus, Cusano Italia Tv, Cusano News 7, testate dell’Università Niccolò Cusano, rispondono al quotidiano La Repubblica che, nell’edizione della cronaca di Roma di oggi, nell’articolo “Pistola alla testa dei politici – Unicusano tra minacce e abusi”, definisce radio e tv “strumenti più efficaci per la propaganda del capo”. Le redazioni non si riconoscono nel racconto del giornale che punta a colpire l’editore Stefano Bandecchi, presidente del CdA dell’Unicusano, mettendo in dubbio la professionalità di giornalisti, redattori, conduttori, collaboratori e di tutti coloro che contribuiscono quotidianamente a divulgare e approfondire le notizie nel modo più obiettivo e libero possibili. Il nostro lavoro è facilmente riscontrabile leggendo il giornale online, ascoltando la diretta e i podcast della radio, seguendo le tv. Troverete interviste ai politici di ogni schieramento e ai giornalisti di tutte le testate. Per questo riteniamo che le informazioni riportate da Repubblica e da coloro che le hanno fornite (ex dipendenti?) siano fuorvianti.

Riportiamo il comunicato stampa a firma di Cusano Media Group:

“In riferimento alle accuse riportate stamane dal quotidiano La Repubblica, esprimiamo solidarietà e sostegno a Stefano Bandecchi, presidente del CdA dell’Università Niccolò Cusano.

Da sempre la trasparenza, la libertà e l’obiettività hanno contraddistinto non solo il lavoro delle redazioni di radio, tv e giornale online, ma anche un imperativo imprescindibile dell’Editore, che ha sempre considerato la pluralità un valore aggiunto dell’informazione.

Da Stefano Bandecchi non è mai stata imposta una linea editoriale propagandistica nei confronti di alcuna parte politica né tantomeno è stato richiesto a giornalisti e conduttori di screditare partiti e esponenti politici. Le migliaia di interviste realizzate dal 2014 ad oggi, riprese quotidianamente dalle testate e agenzie nazionali, testimoniano l’assoluta indipendenza dell’informazione offerta da Cusano Media Group che ha sempre guardato all’attualità e mai agli interessi individuali e di partito.

L’articolo “Pistola alla testa dei politici – Unicusano tra minacce e abusi” tratteggia un clima di terrore e intimidazioni all’interno delle redazioni assolutamente distante dalla nostra realtà quotidiana e professionale. Ci teniamo, infine, a ricordare che durante la pandemia, lockdown compreso, siamo stati messi nella condizione di lavorare in sicurezza e sempre in presenza nell’idea di informare la popolazione in un momento di grande emergenza e paura generale; siamo stati regolarmente pagati, a prescindere dall’inquadramento contrattuale (stagisti, collaboratori, dipendenti con contratto a tempo determinato e indeterminato) e nessuno di noi è stato messo in cassa integrazione o ha perso il lavoro“.