I giovani sono la generazione più attivista del momento, guidano la rivendicazione e la lotta per la sostenibilità del nostro pianeta, ma non dovrebbero essere solo loro a portare il peso della cura della natura: si tratta di una responsabilità che va condivisa da tutti. A partire dalle famiglie, che vengono quindi incoraggiate a diventare più eco-responsabili, a impegnarsi e ad agire per proteggere il pianeta, affinché i giovani sviluppino un impegno ecologico e possano vivere in ambienti più sostenibili.

Come iniziare?

Quali sono quindi i primi passi da fare perché questo ambizioso progetto si realizzi? Si può iniziare con delle attività che avvicinino i giovani all’ambiente e li aiutino a migliorare il rapporto che hanno con l’ecosistema che li circonda, per esempio:

  • promuovere la consapevolezza ecologica: l’impegno verso la sostenibilità deve essere reale e continuo;
  • trascorrere del tempo nella natura: sviluppare una consapevolezza ecologica è difficile in assenza di un reale contatto con l’ambiente naturale. Se non farà parte della realtà delle giovani generazioni, sarà molto difficile che esse, con le loro azioni, cerchino di proteggerlo;
  • evitare la paura di un futuro apocalittico: le emozioni devono essere elaborate a partire da immagini positive del pianeta e dall’amore per la natura;
  • educare al consumo consapevole di cibo: in modo che i giovani sappiano cosa mangiano, da dove proviene il cibo e quali sono le conseguenze di un consumo indiscriminato. Dovrebbero interiorizzare le conseguenze dello spreco di cibo o dello sfruttamento indiscriminato delle risorse per ottenere prodotti alimentari;
  • approfondire le tematiche legate alla sostenibilità: dalla protezione degli animali in via di estinzione alle fonti rinnovabili, insegnando come ciascuna sia legata e influenzi le altre.

È fondamentale che l’educazione ambientale a casa sia supportata dall’educazione ambientale a scuola, con maggiore enfasi sulle attività a contatto con la natura.

Eco-school, un primo passo avanti

In questo contesto sono già nate le prime Eco-school, luoghi in cui l’insegnamento si concentra sul rapporto con l’ambiente. Più precisamente si tratta di centri educativi che hanno integrato la sostenibilità nel loro modello pedagogico e gestionale, cercando di preservare l’ambiente attraverso la comunità educativa. Le Eco-school fanno parte di una campagna internazionale, promossa dalla Foundation for Environmental Education (FEE), che mira a promuovere l’educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, collaborando con scuole di tutto il mondo.

Gli SDG delle Nazioni Unite

Infine, per aiutarci in questo processo, le Nazioni Unite hanno messo a disposizione una guida che sostituisce gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio: si tratta degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Questi 17 obiettivi sono una chiamata universale all’azione per sradicare la povertà, proteggere il pianeta e migliorare la vita delle persone ovunque. I giovani hanno le capacità e le opportunità per essere una forza trainante nel sostenere lo sviluppo e contribuire alla pace e alla sicurezza. Ecco perché l’integrazione dell’educazione ambientale nei programmi scolastici a tutti i livelli è essenziale per un mondo più green in futuro, un modo per offrire ai bambini vere e proprie conoscenze in materia di sostenibilità, indipendentemente dalla loro estrazione sociale e dal loro progetto professionale.