Sharon Stone attacca Hollywood, posto segnato da misoginia e maltrattamenti, a eccezione di star come Robert De Niro e Joe Pesci.
Sharon Stone contro Hollywood e la misoginia dominante nel cinema USA: “Mi chiamano per spogliarmi e interpretare pazze psicopatiche”
Sharon Stone è una delle grandi dive di Hollywood soprattutto per il suo carattere che la rende capace di prendere posizioni anche scomode ma senza esitazioni e con il sorriso sicuro e affascinante di chi sa di essere dalla parte della ragione.
Lo conferma anche questa volta quando, durante un’intervista, ha parlato del modo scorretto in cui Hollywood l’ha trattata, nel corso degli anni, e di come la misoginia diffusa e imperante in quell’ambiente abbia rappresentato più di un ostacolo nella sua carriera.
“Non vengo chiamata per interpretare ruoli che richiedono maggior sensibilità. Mi chiamano per togliermi i vestiti e interpretare personaggi che sono pazzi sociopatici, perché li ho interpretati altre volte in passato. Non capita mai che mi chiamino per interpretare personaggi riflessivi o sensibili. Sono una pittrice – con due esibizioni in arrivo – e una cantautrice che ha avuto tre numeri uno in altri paesi. Ma Basic Instinct non me lo toglieranno mai di dosso. Sono venuta al mondo con l’aspetto di una Barbie, per questo credo che sia complicato per la gente darmi l’opportunità di essere qualcos’altro”.
Sharon Stone denuncia l’arroganza di alcune star di Hollywood, con l’eccezione di Robert De Niro e Joe Pesci
L’attrice 64enne non risparmia, poi, dettagli delle sue accuse al mondo di Hollywood e alle sue star maschili, colpevoli di comportamenti inappropriati e di totale mancanza di rispetto nei confronti delle loro colleghe donne. Anche tra loro, tuttavia, la Stone individua delle eccezioni, facendo i nomi di due attori di prima grandezza come Robert De Niro e Joe Pesci, con i quali ha lavorato in Casinò, pellicola del 1995 diretta da Martin Scorsese.
“Ho lavorato con alcune delle più grandi star del cinema hollywoodiano e alcune di loro letteralmente parlavano durante i miei primi piani, dicendomi cosa dovevo fare secondo loro. Sono incredibilmente misogini. Questo non riguarda persone come Robert De Niro, o Joe Pesci, che non sono affatto quel tipo di persona. Ma altre grandi star parlavano letteralmente a voce alta durante i miei primi piani, dicendomi cosa dovevo fare. Non mi ascoltavano minimamente, e non mi permettevano di dare il mio contributo alla loro performance con le mie capacità. Questa non è grande recitazione. Capisco che sei grandioso e che la gente ti considera meraviglioso. Ma saper ascoltare, saper essere presenti in quei momenti, è la vera essenza dell’esperienza umana”.
Sharon Stone, la malattia incapace di scalfire la forza di volontà di una donna e diva esemplare
Sharon Stone aveva già dimostrato come tenacia e forza d’animo facessero parte della sua fibra morale e del suo carattere alcuni mesi fa, quando confessò su Instagram di esser stata colpita da un tumore, che l’aveva costretta a un’operazione d’urgenza.
Si trattava di un tumore fibroide, o fibroma, che rappresenta la neoplasia benigna femminile dell’utero più frequente e interessa in particolar modo le donne in età fertile. Si tratta di una massa nodulare formata da tessuto muscolare e fibroso che può avere dimensioni assai variabili, da pochi millimetri a diversi centimetri e anche oltre.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, la domenica dalle 20 alle 22 su Radio Cusano Campus.