Messina Denaro news. Nelle scorse ore nel covo di vicolo San Vito, l’ultimo rifugio dove ha trascorso la latitanza il boss, è saltata fuori una pistola. Si tratta di un revolver “Smith & Wesson” calibro 38 special. L’arma da fuoco aveva la matricola abrasa ed era completa di cinque cartucce. Durante la perquisizione nella casa di Matteo Messina Denaro sono state trovate altre 20 cartucce dello stesso calibro. Sono in corso in queste ore degli accertamenti al fine di stabilire se l’arma sia stata usata in precedenza. La pistola era nascosta in un nascondiglio che i carabinieri del Ros sono riusciti a scovare grazie al georadar. I reperti verranno ora analizzati dai carabinieri della Scientifica.

Messina Denaro news, chi gli ha fornito la pistola?

Stando ad alcune ipotesi circolate in queste ore sembra che a fornire la pistola a Matteo Messina Denaro sia stato l’autista Giovanni Luppino. Nella tasca dell’autista erano stati ritrovati dei pizzini e tra questi uno ha attirato l’attenzione degli investigatori. Su un biglietto era annotato un numero di telefono riconducibile ad un inserzionista trapanese che vende online armi usate. In uno degli annunci si legge: “vendo per conto di un amico” carabina semiautomatica, proiettili e cartucce. L’inserzione risale al mese di gennaio prima dunque dell’arresto di Matteo Messina Denaro. Nella giornata di ieri era stata perquisita anche l’abitazione di Campobello Mazara e in questa occasione era stato ritrovato un bicchiere con dentro 40 bossoli, tutti esplosi.  

Cosa è stato trovato nel covo del superlatitante?

La scorsa settimana la Polizia di Stato aveva ritrovato vicino al terzo covo l’auto di Matteo Messina Denaro. Dell’Alfa Romeo Giulietta erano state rinvenute le chiavi nel borsello che il boss indossava al momento dell’arresto. All’interno dell’abitazione di Messina Denaro sono stati ritrovati anche scontrini, biglietti aerei con destinazioni varie, tra cui Inghilterra, Sud America ma soprattutto libri storici tra cui uno sul premier russo Putin e una biografia su Hitler. Nel suo covo sono saltati fuori anche romanzi e testi di filosofia che parlano di Senofonte e Platone, ma anche libri di attualità. All’interno della sua abitazione sono stati trovati anche degli abiti femminili che hanno insospettito gli investigatori. Oltre a documenti, libri e gioielli, gli investigatori hanno trovato anche vestiti firmati tanto da ipotizzare la presenza di una donna nel bunker. Matteo Messina Denaro avrebbe intrattenuto una relazione stabile con una donna del posto. Carabinieri e polizia sono al lavoro per rintracciare la donna. Nell’ultima perquisizione inoltre sono stati ritrovati gli storici Ray Ban indossati dal boss quando era ragazzo.

“Voglio cure speciali contro il cancro”, l’appello del boss

Matteo Messina Denaro si trova attualmente in carcere all’Aquila. L’uomo è malato di cancro ed è stato sottoposto a chemioterapia. Dal carcere però il boss ha fatto una particolare richiesta. Rivolgendosi ai dottori ha chiesto infatti di poter accedere alle cure farmaceutiche che ci sono in Israele. Questa richiesta da parte di Messina Denaro avviene dopo lo sfogo di una donna marsicana, il cui padre, malato oncologico in cura all’ospedale dell’Aquila, è stato totalmente abbandonato dal reparto di Oncologia, che risulta irraggiungibile, perché adesso la priorità sono le cure all’ultimo dei Corleonesi.  Nei primi giorni di reclusione, il boss è apparso preoccupato per le sue condizioni di salute. Non ha ricevuto alcuna visita né da parte dei parenti e neppure dell’avvocato difensore. La nipote del boss avrebbe fatto solo una telefonata. L’uomo ha ricevuto anche due telegrammi che continua a rileggere. I due fogli bianchi sono custoditi sul tavolo della cella alla quale è stato assegnato.