Questa mattina ennesima svolta nello scandalo Qatargate: la moglie e la figlia di Antonio Panzeri (Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri) sono uscite dal carcere. La Corte d’Appello di Brescia ha deciso di revocare le misure cautelari dei domiciliari dopo che i magistrati belgi hanno rinunciato alla consegna delle due donne. Tale decisione, si ipotizza, potrebbe essere collegata alla scelta dell’ex eurodeputato socialista di “pentirsi” e di collaborare con gli inquirenti Bruxelles sullo scandalo legato alla presunta corruzione per favorire gli interessi del Qatar e del Marocco. Intanto, sono attese in giornata le udienze davanti alla Camera di Consiglio del Tribunale di Bruxelles per il riesame della custodia cautelare in carcere di Niccolò Figà-Talamanca e Francesco Giorgi.
Scandalo Qatargate, il coinvolgimento di Antonio Panzeri
Pier Antonio Panzeri è l’ex eurodeputato dei Socialisti e Democratici finito nell’inchiesta di Bruxelles per corruzione e riciclaggio, con vincolo di associazione per delinquere. Il suo arresto è scattato dopo il ritrovamento di una grossa somma di contanti presso l’abitazione dell’ex eurodeputato.
Ricordiamo che fino al 2019 Panzeri ha guidato la sottocommissione del Parlamento europeo che si occupa dei diritti umani nel Qatar. Dopo essere passato ad Articolo Uno e aver lasciato il Parlamento Ue, Panzeri è diventato presidente di Fight impunity, un’associazione che promuove ‘la lotta all’impunità per gravi violazioni dei diritti umani’ e la giustizia internazionale.
L’arresto della moglie e della figlia
Lo scorso dicembre, nella casa di Calusco d’Adda, il paese del bergamasco di cui Panzer è originario, sono state rintracciate e arrestate la moglie e la figlia. I difensori delle due donne, gli avvocati Angelo De Riso e Nicola Colli, avevano presentato ricorso in Cassazione. Per la moglie di Panzeri l’udienza era stata fissata per il prossimo 31 gennaio, ma ora i due ricorsi non verranno discussi: la Cassazione dovrà solo dichiararne il venir meno. Il provvedimento della corte d’appello di Brescia è subito eseguibile, quindi moglie e figlia dell’ex eurodeputato sono già tornate libere.