Esaurita la pazienza, molti utenti che usano Libero o Virgilio pensano a chiedere un rimborso o una qualche forma di risarcimento per il down che interessa i due portali da lunedì scorso. Italiaonline (società che gestisce le due piattaforme) nell’ultimo comunicato di poche ore fa ha fatto sapere che è iniziato il ripristino del servizio mail. Se tutto va bene, in ogni caso, saranno stati alla 4 alla fine i giorni di down per quello che è il più usato fornitore di posta elettronica in Italia (dopo Gmail). Un record, come molti hanno commentato sui social. Intanto anche le associazioni consumatori cominciano a scaldarsi: Altroconsumo sul proprio sito invita gli utenti a reclamare per avere una forma di risarcimento danni e chiede a ItaliaOnline di offrirlo. Vediamo cosa sta succedendo
Libero e Virgilio fuori uso da lunedì scorso: è davvero possibile chiedere un rimborso o una qualche forma di risarcimento danni? Ecco i dettagli
L’ultimo comunicato dell’azienda recita quanto segue:
È con sollievo che possiamo comunicare ai nostri utenti che è in corso un progressivo ritorno alla normalità.
È stato infatti avviato il processo di rimessa online della Libero Mail e della Virgilio Mail, che coinvolge solo una prima parte della customer base. Nelle prossime ore, progressivamente, tutte le caselle torneranno pienamente attive.
I tempi sono stati lunghi, lo abbiamo detto, ma l’obiettivo primario è stato quello di tutelare l’integrità dei dati dei nostri utenti.
I momenti di down in una tech company possono accadere, il nostro obiettivo ora è essere un provider di posta ancora migliore di prima per tutti gli italiani. Continueremo a comunicare attraverso i nostri touchpoint, fino alla completa risoluzione del problema.
Intanto le cause: “Nelle scorse settimane, al fine di offrire un servizio sempre migliore e sempre più aggiornato, abbiamo introdotto un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo”. Tuttavia, a quanto pare, “un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso. Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica, con il supporto di tutti i nostri team interni. Trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità dei dati”, fanno sapere. In una precedente comunicazione, l’azienda aveva anche chiarito che i dati degli utenti (e le loro mail) non sono a rischio, escludendo dunque un attacco hacker. “Siamo consapevoli che questo crea difficoltà ai nostri utenti, ma il nostro essere il provider di posta degli italiani, ci impone la massima serietà. Come sempre, comunicheremo eventuali aggiornamenti attraverso i nostri touchpoint”, veniva chiarito. Adesso si è aperto il capitolo risarcimenti, con le varie associazioni dei consumatori già sul piede di guerra. I contratti di Virgilio email e Libero email contengono una clausola che limita la responsabilità dell’azienda in caso di disservizi e mancato funzionamento. Tuttavia, anche le clausole di limitazione di responsabilità non sono però applicabili nei casi di dolo o colpa grave. Edoardo Andreoli, avvocato dello studio Pirola Pennuto Zei & Associati, tramite un’intervista rilasciata al quotidiano Verità e Affari ha specificato: “Anche assumendo che ne fosse direttamente responsabile Italiaonline, non vi sarebbe un diritto generalizzato a essere indennizzati“. “Chiaramente non potranno rivolgersi alla società per un risarcimento gli utenti il cui indirizzo è sostanzialmente inattivo, coloro che non avevano necessità di usare la casella di posta in questi giorni o che, più in generale, non hanno ricevuto un danno dall’impossibilità di accedere all’email”, spiega l’avvocato che aggiunge: “Seppur il disservizio sia lo stesso per tutti, ritengo non ce ne siano i presupposti perché i danni che gli utenti potrebbero aver subito sarebbero differenziati caso per caso”. Le possibilità di ottenere un risarcimento per il guasto di Libero mail e Virgilio sarebbero più realistiche solo per quegli utenti che utilizzano l’indirizzo email per questioni lavorative e che, non avendo potuto accedervi in questi giorni, hanno visto scadere, per esempio, offerte, possibilità di lavoro o possibili guadagni. “In questo caso il consiglio è di rivolgersi a un legale per valutare se ricorrono gli estremi per richiedere un risarcimento. Peraltro, oltre al contenzioso ordinario è possibile ricorrere ai cosiddetti metodi alternativi per la risoluzione delle controversie, quali la mediazione, che sovente consentono di ottenere risultati e sono generalmente più rapidi e meno onerosi rispetto a un giudizio ordinario ”, conclude Andreoli.