Derek Wolfe, ex giocatore di Football americano, ha ucciso un enorme leone di montagna.
Il cattivo e disgustoso episodio ha diviso il mondo del Web, tra i molti fan dell’ex campione di Super Bowl che si sono complimentati con lui per l’ottima preda, e quelli che sono rimasti totalmente scioccati dall’immagine postata da lui con l’animale senza vita. Wolfe infatti ha pubblicato sul suo profilo Instagram @derekwolfe_95 una foto risalente a 6 giorni fa con l’obiettivo da lui centrato:
“*Predator Control* ????Nella tarda notte di martedì ho ricevuto una chiamata da @huntnest per vedere se volevo pedinare un Tom gigante (leone di montagna maschio) che stava seminando il caos in un quartiere rurale. Aveva già ucciso due dei suoi cani e viveva sotto il suo portico, nervoso per quello che avrebbe potuto fare dopo. Abbiamo trovato un cervo mulo fresco 4×4 che aveva appena ucciso. Abbiamo camminato dritto su per 2500 piedi e giù dall’altra parte, poi di nuovo su, giù dall’altra parte e poi di nuovo su a 9600 piedi. Esausto, disidratato, con i crampi ho ritirato il mio @hoytbowhunting e gli ho inviato un @servbroadheads. Poi ho dovuto strisciare all’indietro giù per la montagna con lui per portarlo al camion sono caduto da 10 piedi da una parete rocciosa durante la discesa lol. Qualche idea di quanto fosse grande questa cosa ?
#rockymountains #mountainlion #bowhunting #bowhunterplanet hello“.
Derek Wolfe leone, l’ex giocatore si difende dalle accuse
Wolfe lo chiama dunque “cosa“, e il post è rimasto tranquillamente sul social, per ora. Qualcuno ha scritto nei commento: “Era un magnifico esemplare. È davvero un peccato che sia stato ucciso“. A tale risposta, l’ex star della NFL ha replicato: “Mangerò quel gatto“.
Quasi come se fosse normale, lo sportivo si è difeso dicendo di aver ucciso il felino dal peso di circa 100 chili perché viveva sotto la casa di una signora e aveva sbranato i suoi due cani.
Lo sgradevole fatto è accaduto in un centro rurale del Colorado, e tutti i passi sono stati documentati dall’autore sul social di Mark Zuckerberg. Lo statunitense ha da sempre la passione per la caccia, come è possibile vedere nel sui profilo, e prima di aver tolto la vita al leone di montagna con arco e frecce, aveva sentito gente del posto lamentarsi che il “grande gatto” fosse pericoloso. Sostiene di averlo fatto per questo motivo. Inguardabile, la foto condivisa da lui in cui regge la pesante carcassa. Inoltre, ha ammesso di aver fatto poi lavorare la carne: “Tutto da manuale, nel rispetto delle regole. Vado a mangiare questo gatto“.
La rete, scatenata, ha anche messo in dubbio la legalità della sua azione. In poche ore, il Colorado Parks and Wildlife ha ricevuto oltre 200 telefonate in poche ore, dove viene denunciata l’uccisione. La direzione ha fatto sapere però, che Wolfe è “un cacciatore autorizzato” e che l’ammazzamento è legale “poiché effettuata nella stagione della caccia ai leoni di montagna“.
Chi è Derek Wolfe, ex giocatore di Football americano, ritiratosi lo scorso luglio
Derek Wolfe è nato il 24 febbraio 1990 Lisbon, Ohio, negli Stati Uniti. Ha 32 anni ed ha militato nel ruolo di difensore nella National Football League. È stato per otto anni con i Denver Brocos, dal 2012 al 2019, per poi approdare nella squadra dei Broncos Super Bowls 50 Championship. Insieme seguito ha giocato per dal 2020 al 2021, per i Baltimore Ravens, per poi ritirarsi lo scorso luglio.
Le polemiche della sfilata dove ha partecipato Chiara Ferragni per Schiaparelli
Sempre su Instagram, in Italia, qualche giorno fa era scoppiata la polemica per la sconvolgente sfilata di Parigi con indosso il leone sul vestito (fortunatamente di peluche ma molto realistico), firmato Schiaparelli. All’evento aveva partecipato Chiara Ferragni, la prima ad essere presa di mira sui social per la foto postata accanto a Kylie Jenner, con la testa del leone in mano.
In quel caso, gli utenti non avevano capito quale fosse il messaggio del tutto, criticando la Ferragni e affermando: “Tu bellissima ma messaggio sbagliato. Una testa di leone su un vestito, come andare in giro con un cadavere addosso. Terrificante e spero che ritirino questa collezione“. Un’altra aveva detto spaventata: “È inquietante AF. Perché invece non indossare una testa umana? Qual è la differenza?“.
Secondo tanti, la raccolta Schiaparelli “inneggia alla violenza sugli animali e alla caccia illegale“.