Anticipo sul Tfr degli statali già andati in pensione, domanda Inps dal 1° febbraio 2023: si va verso il click day dal momento che le risorse stanziate non basteranno per tutti. Ma gli ex lavoratori della Pubblica amministrazione che ne faranno richiesta devono mettere in conto di pagare una percentuale pari all’1% che rappresenta il tasso di interesse da versare all’Inps. Inoltre, va aggiunto lo 0,5% a debito che dovrà essere versato a titolo di spese di amministrazione. Le istanze possono essere presentate solo per via telematica sul sito dell’Inps. La richiesta di prestito può essere fatta per ridurre l’attesa del Trattamento di fine rapporto o Trattamento di fine servizio degli ex lavoratori della Pubblica amministrazione che può arrivare fino a cinque anni.
Anticipo su Tfr statali in pensione, domanda Inps dal 1° febbraio 2023: sarà un click day
Si parte dal 1° febbraio 2023 con la domanda di anticipo sul Tfr o sul Tfs degli ex lavoratori della Pubblica amministrazione che sono andati in pensione. Lo strumento prevede risorse per 300 milioni di euro che, presumibilmente, andranno esauriti nel giro di poco tempo. Proprio per questo, si tratterà di un click day: chi prima presenta domanda ha la certezza dell’ottenimento del prestito. Gli ex dipendenti pubblici possono ricorrere all’anticipo dati i lunghi tempi del versamento del Trattamento di fine rapporto. Si va mediamente dai due anni per chi è andato in pensione con la vecchiaia a 67 anni, ma si possono attendere anche cinque anni per chi è uscito con formule di pensione anticipata, come la quota 100 che permetteva il pensionamento a 62 anni di età. Con le risorse messe a disposizione dall’Inps, si calcola che si potranno soddisfare domande di anticipo per 5.000 o 10.000 pensionati statali su una platea molto più ampia. Infatti, considerando che tra il 2015 e il 2020 sono andati in pensione circa 200.000 lavoratori del pubblico impiego – dei quali 50.000 nel solo 2020, grazie anche a quota 100 – si può ipotizzare che riuscirà a ottenere l’anticipo un pensionato ogni 20 domande.
Ecco quali sono le condizioni del prestito Inps, tasso di interesse e somma richiedibile
All’atto della domanda dell’anticipo sul Tfr o sul Tfs, da presentare in via telematica sul sito dell’Inps, è necessario mettere in conto che il tasso di interesse sulla somma ottenuta è pari all’1%. Una percentuale di certo più bassa rispetto ai tassi praticati dalle banche ma che ha sollevato vecchie questioni sui tempi di attesa per ottenere il Trattamento di fine rapporto. In ogni modo, la lavorazione delle pratiche da parte dell’Inps avverrà in ordine cronologico sulle domande presentate a partire da mercoledì 1° febbraio 2023 fino a esaurimento dei fondi. Per poter presentare domanda è necessario che il richiedente sia iscritto al Fondo Credito, ovvero alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. La domanda di adesione a questo fondo può essere presentata contestualmente all’istanza per la richiesta pensione o entro il 31 agosto dell’anno di cessazione dal servizio. Per quanto riguarda l’importo che si può richiedere, non vi sono limiti, a differenza dei prestiti praticati dagli istituti bancari che hanno come tetto la somma di 45.000 euro.