Economia. All’indomani del pacchetto di misure per la crescita presentate dal governo a Bruxelles, Bankitalia insiste sulla necessità di completare la riforma in tema di previdenza per superare le disparità di trattamento tra i lavoratori di diverse generazioni. Via libera, quindi, a misure per dare una spinta alla crescita, ma senza dimenticare l’obiettivo della tenuta dei conti pubblici.

Nonostante la lettera di intenti sulle misure anticrisi che l’Italia si impegna a varare, anche stamattina si insiste sulla necessità per il nostro paese di avviare riforme radicali. A cominciare proprio dalle pensioni, uno dei quattro capitoli sui quali punta il programma del Governo per rispondere alle richieste dell’Ue per superare la crisi. A esprimersi è Bankitalia che ricalca il monito di ieri sera inviato a Roma da Bruxelles per eliminare le disuguaglianze tra lavoratori più adulti e quelli più giovani penalizzati soprattutto in fatto di età pensionabile e trattamento previdenziale. Daniele Franco, funzionario generale della Ricerca Economica di Palazzo Koch ha,
infatti, puntualizzato che: “Appare opportuno completare il processo di riforma delle pensioni, rimuovendo gradualmente le residue disparità di trattamento tra le diverse categorie di lavoratori e le diverse generazioni”. Daniele Franco, che ha parlato nel corso dell’audizione davanti alle commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera, ha ricordato che sulla normativa previdenziale si è intervenuto più volte, cosa che ha “reso sostenibile a regime il sistema pensionistico italiano”. Ma invoca una soluzione graduale in modo da “non cambiare per l’ennesima volta le aspettative delle categorie che stanno andando in pensione”.

Il funzionario di Via Nazionale plaude comunque alle decisioni assunte dal governo in materia. Interventi che “rispondono all’esigenza” di liberare “il potenziale di crescita dell’economia che rappresenta la sfida più urgente”. Superando, al tempo stesso, “le differenze con gli altri paesi comunitari” che esistono da molti anni. Colmare i divari di crescita, avverte però Franco, è un impegno che deve andare di pari passo con “il riequilibrio dei conti pubblici”. Un modo di operare, ha concluso, che allenterebbe “la percezione di un forte limite della solidità finanziaria del paese”.

Redazione Le Novae/mf