Allattamento al seno come fare – I consigli utili e importanti per garantire la sicurezza del neonato e della mamma, direttamente dai pareri degli specialisti. Più di centomila persone hanno sottoscritto una petizione su Change.org per poter richiedere maggiore assistenza dopo il caso del neonato morto al Pertini, a Roma. I pediatri parlano meglio del co-sleeping. L’appello generale è quello di non abbandonare le mamme, non lasciarle sole durante le ore che seguono il parto.
Allattamento al seno come fare: maggiore assistenza alle madri
Tanti i pareri, le opinioni e i commenti dopo la vicenda del neonato morto al Pertini. Si sono espresse tante donne online, sui social, anche l’imprenditrice Chiara Ferragni. “Le donne vengono sempre lasciate sole e questo è un problema grandissimo”, ha commentato l’influencer, ammettendo che potrebbe succedere ad ogni donna. Ha infatti condiviso con i follower la sua esperienza:
“Mi ricordo quando ho partorito Leo dopo un’induzione di 24 ore e quando mi è stato lasciato al seno per l’allattamento ho rischiato in primis di addormentarmi diverse volte. Ci vuole supporto e aiuto. Siamo donne e mamme, non super eroi”.
Le indagini sul caso del neonato del Pertini sono in corso affinché si studi al meglio la causa ed eventuali responsabilità in merito alla vicenda. Il padre del bambino ha già raccontato della scarsa assistenza assicurata a sua moglie all’interno dell’ospedale. L’attenzione si è quindi rivolta verso l’aiuto, la tutela e la sicurezza da fornire ai piccoli e alle loro mamme durante una fase tanto delicata come l’allattamento al seno.
Parte la petizione a nome dell’associazione Mama Chat, che recita come segue:
“In questi anni di Covid – scrive l’associazione – sono migliaia i neogenitori che hanno vissuto, ancor più di prima, esperienze di degenze ancor più isolanti e maltrattanti, senza che vi siano motivazioni giustificate, in un momento della vita già delicato che dovrebbe portare con sé momenti positivi. Nella maggior parte dei reparti maternità l’ingresso agli accompagnatori è consentito soltanto poche ore al giorno. Ma non in tutti. È fondamentale che vi sia una linea unica, dove non vi siano esperienze di parto di serie A o di serie B, ma sappiamo bene che in Italia sia utopia”.
Allattamento al seno consigli, come fare, cosa evitare
Cinque consigli ai neogenitori, tra i più diffusi in pediatria in merito alla sicurezza durante l’allattamento.
- Tenere il bambino vicino a sé durante l’allattamento
- Assicurarsi che il suo volto sia di fronte al seno con testa, spalle e corpo allineati
- Il naso o il labbro superiore devono essere posizionati di fronte al capezzolo
- E’ importante che il bimbo possa raggiungere facilmente il seno senza che sia necessario allungarsi o girarsi
- Non dimenticare di avvicinare il piccolo verso il seno e non il contrario.
- Importante vigilare sul fatto che il piccolo respiri bene e abbia un buon colorito.
- È meglio che il piccolo riposi nella culletta, anziché che nel letto della mamma: importante che lo faccia supino, a pancia in su.
- Non temere di essere stanche e di insistere, richiedendo di far portare il neonato nella nursery, in caso si sentisse il bisogno di riposare.
La violenza ostetrica, la richiesta della petizione
L’associazione Mama Chat ha focalizzato la sua attenzione sulla violenza ostetrica. E ha precisato e spiegato la situazione, ponendo l’accento su quanto segue:
“La violenza ostetrica che permea quotidianamente nelle strutture Italiane miete vittime inconsapevoli creando traumi psicologici gravi che hanno effetti non solo sulle mamme ma anche sui loro bambini”.
Ed ecco la richiesta esplicita, con finalità di sicurezza: “Vi siano più controlli e il supporto alle famiglie soprattutto nei momenti parto e post-parto, i quali sono estenuanti, fragili e difficili da affrontare, siano guidati dagli esperti anzichè ostacolati, con cura e con consapevolezza, mettendo. i bisogni delle mamme e l’assistenza a loro al centro”.
Sul tema è intervenuta Silvia Vaccari, presidente della Fnopo, Federazione nazionale Ordini professione di ostetricia. Pare che abbia incontrato personalmente il Ministro della Salute Schillaci. Ha sottolineato (parlando della professione ostetrica) “la necessità di investire risorse su queste figure professionali e sulla loro formazione.”
E ha ammesso:
“Siamo poche, in numero insufficiente per garantire una presa in carico di qualità della donna.”