Il Covid in Italia sembrerebbe – per ora – aver mollato la presa, infatti, secondo il rapporto stilato dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere diminuiscono i ricoveri per SarsCov2 in terapia intensiva. Nell’ultima settimana è stato rilevato negli ospedali un calo del 18%. Dalla Corea Del Nord però arriva la notizia di un nuovo lockdown dovuto ad un nuovo virus respiratorio.

Lockdown in Corea Del Nord

La Corea Del Nord qualche ora fa ha annunciato un nuovo lockdown a causa di un nuovo virus respiratorio sconosciuto. Il professor Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Bio-Medico di Roma, intervenendo durante la trasmissione “Pomeriggio Con Noi”, condotta da Francesca Romana Macrì e Francesco Acchiardi ha analizzato questa situazione: “Non dobbiamo preoccuparci, stiamo attenti ma io credo che loro sappiano cos’è il covid, magari è un nuovo virus respiratorio, loro dicono che è di origine sconosciuta e di tipo respiratorio ed hanno fatto 5 giorni di lockdown per capirci di più. Speriamo che non arrivi da noi ma adesso è inutile preoccuparsi, sembra di ricordare quando avevamo paura del covid prima di trovare i due turisti cinesi positivi a roma”.

Tamponi per chi viene dalla Cina e vaccinazioni

Molti cittadini cinesi torneranno in patria dopo i festeggiamenti per il capodanno lunare cinese avvenuti in tutto il mondo, secondo il professor Ciccozzi bisognerebbe mantenere ancora per qualche giorno la misura preventiva – fin ora perfettamente utile – dei tamponi a chi atterra in Italia dopo aver transitato o soggiornato nel continente asiatico: ” Io almeno fino al 10 (febbraio ndr) la utilizzerei – spiega Ciccozzi – siamo stati i primi in Europa e poi ci hanno seguito. É fondamentale perché il rientro nei vari paesi europei dei cinesi sarà scaglionato, non toneranno tutti insieme e per star larghi quei 7/10 gironi non fanno male, anche perché non è nulla fare un tampone e soprattutto stiamo tranquilli tutti quanti. In Cina ora c’è omicron, abbiamo altre sottovraianti ma è un problema inglese soprattutto, visto che nel 25% dei casi è li questa nuova sottovariante ma stiamo parlando di varianti della famiglia omicron con sintomi blandi.” Il professore torna anche a sottolineare l’importanza dei vaccini: “Non so perché non si parli di vaccini, ma è uscito un bel lavoro su ancient infectious diseases, dove spiega che con 3 dosi di vaccino ed il covid contratto si ha un immunità ibrida per almeno un anno. Le persone fragili devono vaccinarsi, ci sono studi su vaccini spray, che sono quelli che a noi servono per evitare il contagio, ma ancora non sappiamo molto, dobbiamo togliere il contagio e ci sono questi spray che sono sotto studio, sono in fase 2 e sono abbastanza promettenti.”