Con 237 migranti a bordo la Geo Barents, nave di Medici Senza Frontiere, è in rotta verso il porto sicuro fornitole dal governo italiano. quello di La Spezia, in Liguria. E non mancano le critiche.

Terzo salvataggio: la nave dell’Ong salva altri migranti

Nel corso della stessa missione, la nave di Medici Senza Frontiere, ha compiuto una terza operazione di soccorso: sono 107 le persone tratte in salvo e che erano invece assiepate in un gommone sovraffollato. Dall’imbarcazione fanno sapere che i soccorsi ai migranti sono stati compiuti “in conformità con il diritto internazionale marittimo”.

L’appello di MSF: “Perché La Spezia come porto sicuro?”

“Perché non Palermo o Pozzallo?”. È la domanda, neanche tanto retorica, che la ong Msf pone al governo italiano, sottolineando che per il diritto marittimo internazionale un porto sicuro andrebbe assegnato “entro un raggio minimo di deviazione di rotta da quello seguito in quel momento dalla nave” e che “deve essere intrapreso ogni sforzo per ridurre la permanenza a bordo della nave delle persone soccorse”. “Chiediamo alle autorità italiane – è l’appello dell’organizzazione non governativa – di riconsiderare la decisione presa e di assegnarci un porto più vicino per poter far sbarcare i sopravvissuti”. Eppure, il Viminale aveva individuato in La Spezia il proto sicuro della nave e i 237 migranti a bordo. Nave che dovrebbe giungere in Liguria sabato, verso le 14. Ma la vera incognita è il meteo. Le previsioni meteorologiche indicano un peggioramento consistente nel Mediterraneo centrale. tanto che anche Alarm Phone ha suggerito di non mettersi in viaggio.

Da questa notte venti molto forti e onde alte sono attese al largo di Libia e Tunisia. Eventuali viaggi attraverso il mare sono molto pericolosi