Sono tornate a far discutere le posizioni di Eugenia Roccella, Ministro per la Famiglia e le Pari Opportunità, dopo che la stessa ha pubblicato una lunga riflessione sulle colonne de La Stampa che giunge quando è in pubblicazione il suo libro ‘Una famiglia radicale’ nel quale spiega le sue origini familiari. Eugenia Roccella è figlia di Francesco Roccella, deputato tra i padri fondatori del Partito Radicale, e dell’artista femminista Wanda Raheli. Il suo è un percorso a metà tra l’austerità paterna e la ribellione materna. Un tormento interiore che ha plasmato, evidentemente, le sue posizioni politiche. Specialmente quelle in tema di maternità. Sull’aborto, ad esempio, ha detto che è “purtroppo una libertà delle donne”.
Roccella, la maternità, l’elogio a Meloni
Il Ministro per la Famiglia Eugenia Roccella è interevenuto, oggi, all’incontro ‘Giovani d’Italia e il loro futuro nella società’ presso lo Spazio Field di Roma. E, nel presentare la sua idea di maternità, ha definito Giorgia Meloni quale esempio virtuoso. Le sue parole:
Credo molto nella nostra presidente del Consiglio, è decisivo il fatto che ci sia una donna giovane che, anche sul piano estetico, non è la Tatcher o la Merkel. È giovane e piena di energia, ha un’immagine diversa e ha rotto il famoso tetto di cristallo. Per me, che vengo dal femminismo, è l’attesa di una vita che dà ottimismo alle donne in Italia, comprese quella che non l’hanno votata, che non sono poi tantissime. Aver trasformato l’Italia da paese maschilista a paese allineato ai più aggiornati trend, senza bisogno di quote, è fondamentale. Lei è una donna che ce l’ha fatta da sola, infatti, è attenta a sottolineare il merito ed è da esempio per donne e giovani generazioni.
Più in generale su cosa voglia dire essere oggi mamma, Roccella è stata lapidaria nel dire che il ruolo di maternità si è svuotato di qualsivoglia valore. Il suo commento:
Oggi la maternità non è un valore. Ma chi fa figli non li fa solo per se stessi. La maternità ha un valore sociale, il lavoro della donna che fa figli è un lavoro socialmente utile, fare figli vuol dire avere una comunità vitale e al passo coi tempi. Questo lavoro deve essere riconosciuto come tale. Un tempo era così, ma le donne erano subalterne, non c’era accesso al mondo del lavoro.
E ancora:
Oggi vogliamo costruire la possibilità di essere madri senza per questo dover rinunciare a se stesse e alle proprie vocazioni. Voglio poter dire alle donne che possono essere madri ed essere qualunque altra cosa vogliano, anche leader come Giorgia Meloni. Questo vuol dire servizi sociali e asili nido. Io vorrei ricostruire un wellfare di prossimità che sostituisca la rete parentale che non c’è più. Ora con social e telemedicina si possono fare tante cose che una volta erano solo in presenza, ad esempio il contatto veloce con un’ostetrica o qualcuno che porti la spesa. In alcuni Comuni queste cose sono già in fase d sperimentazione.
Verso il 27 gennaio
Uscendo dal tema della maternità, Eugenia Roccella sarà domani ospite di un evento relativo al giorno della memoria. In vista del 27 gennaio, infatti, il museo Maxxi di Roma ha organizzato un racconto, attraverso le immagini, che porta a rivivere in prima persona i drammatici eventi dell’Olocausto attraverso le scene più rappresentative del cinema. La mostra si intitola “Il Cinema della Memoria” e vedrà domani, oltre alla presenza di un rappresentante dell’Ambasciata d’Israele in Italia, la presenza istituzionale del Ministro Roccella.