Etichettatura del vino Irlanda, il Belpaese riprova con la diplomazia e si rimette in gioco. Il tentativo c’è, ed è più forte che mai, ora bisognerà vedere se porterà lontano e a una soluzione, oppure no.
Ad aprire la strada è stato il vice-premier e Ministro degli Esteri che, se non è tanto convincente sulla vicenda Regeni, almeno sul vino sembra stia più a suo agio. Si che tra Italia e Irlanda per l’etichettatura del vino c’è una polemica che va avanti da settimane per via della decisione del paese irlandese di inserire sulle bottiglie del vino che è un “prodotto che nuoce gravemente alla salute”.
Una decisione che ha mandato su tutte le furie l’Italia, uno dei maggiori, se non il maggiore produttore di vino in Europa. Ma qualcosa è cambiato. Ci sono celle prove di dialogo. Un importante crocevia tra i due paesi per lo scontro sul vino che adesso potrebbe portare ad un’apertura di dialogo
Etichettatura vino Irlanda. Tajani traccia la via
Ad aprire un piccolo pertugio per avviare un dialogo il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Ho trovato disponibilità al confronto da parte del ministro degli esteri irlandese” Michéal Martin sull’etichettatura delle bottiglie di vino, quindi “metteremo in contatto i nostri Ministeri competenti per vedere se si può trovare una soluzione”.
Un’importante apertura e a sottolinearlo è sempre il protagonista dell’assist, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. “Ho già informato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il ministro della Salute Orazio Schillaci perché si possa aprire un confronto con i loro corrispettivi irlandesi. Speriamo bene, noi – conclude Tajani – ce la mettiamo tutta”..
Le reazioni e la gioia dell’apertura
“L’intesa raggiunta fra il ministro degli Esteri Tajani e il suo omologo irlandese Martin di aprire un tavolo tecnico di confronto e di discussione in merito all’etichettature da apporre sugli alcolici compreso il vino è certamente un’ottima notizia”. Lo dichiara in una nota il vice presidente della Commissione Ambiente alla Camera e deputato azzurro, Francesco Battistoni.
“L’iniziativa – prosegue – è molto importante perché pone in maniera prioritaria le esigenze dell’Italia e del Governo nel difendere e nel protegge le nostre eccellenze agroalimentari da iniziative solitarie che, nel caso specifico, hanno privato i partner europei delle indispensabile e necessarie interlocuzioni”
“L’aver posto al centro del dibattito la necessità di istituire un tavolo di confronto fra i ministri competenti – ha spiegato Battistoni – conferma la volontà del governo e dei ministri Tajani e Lollobrigida di difendere il nostro made in Italy, la dieta mediterranea, le filiere collegate e tutte le realtà produttive del settore che, senza un intervento deciso, avrebbero rischiato di vedere compromesse le loro economie e le loro produzioni, dando vita ad un precedente pericoloso e dannoso”