VALANGA CALDENAVE – Un’escursionista di 30 anni è morta a causa del distacco di una valanga tra Val Orsera e Val Campelle, nei pressi del Rifugio Caldenave, sul gruppo del Lagorai, in Trentino Alto Adige. Un uomo era con lei, ed è stato inviduato e raggiunto dai soccorritori, ma è rimasto ferito gravemente. Il fatto è accaduto oggi martedì 25 gennaio 2023. I due stavano per terminare un tratto del percorso montano con le ciaspole, quando la slavina li ha sorpresi.
La donna 30enne si chiamava Arianna Sittoni e abitava a Virago di Pergine Valsugana. In un primo momento era stata rianimata dal personale sanitario, ma durante il trasporto è morta.
L’uomo, di 46 anni, è invece originario del Trentino, ed è stato trasportato d’urgenza in ospedale per aver riportato alcune fratture multiple. Si chiama Guido Trevisan, ed è il gestore del Rifugio Caldenave.
Una ragazza che conosceva Arianna, Anna Ambrosi, ha condiviso la notizia sul suo profilo Facebook, aggiungendo: “Te ne sei andata facendo una delle cose che amavi…fai buon viaggio Sit ♥️“. Un’altra donna, Lara Bergamini scrive: “Non riesco a salutarti, almeno non in questo modo!“. Vincenzo El Santo Montebello condivide: “R.i.p. lavoravi al bar sotto alla Stet. Eri sempre allegra“. In molti, non hanno mancato il proprio saluto e ricordo alla giovane escursionista scomparsa, segnale che era conosciuta e anche ben voluta.
Valanga Caldenave, il corpo di Arianna Sittoni sarà recuperato mercoledì
L’allarme è stato dato attorno alle ore 16.15 dai familiari che non hanno visto rientrare i due escursionisti. Il Soccorso Alpino ha sorvolato a lungo l’area della valanga con l’elicottero di emergenza, intervenendo poi a terra, a quasi 2 mila metri d’altezza e trovando la persona ferita. Da alcuni anni, gli elicotteri che operano sulle montagne del Trentino Alto Adige sono muniti di visori notturni di ultima generazione, al fosforo bianco. Per questo motivo consentono di volare anche al buio. Per via del vento che soffia in quota e della nebbia, l’elicottero non è riuscito a raggiungere il luogo dell’incidente. Difatti, il punto segnalato è stato raggiunto a piedi dagli addetti ai lavori.
Le operazioni di soccorso hanno proseguito dunque da terra, anche a causa di un repentino cambiamento del meteo. A essere coinvolti, gli operatori di più stazioni del Soccorso Alpino. Il pericolo valanghe era stato segnalato dalle autorità locali gli scorsi giorni, per via delle forti e incessanti nevicate.
Il recupero del corpo della donna verrà effettuato nella giornata di domani mercoledì 25 gennaio 2023, in quanto ci sono state delle complicazioni date dal maltempo.
Lagorai, fare attenzione e prudenza
I bollettini odierni per la zona del Lagorai, riportati da Il Dolomiti, indicavano un pericolo marcato di grado 3, soprattutto oltre il limite del bosco, e spiegavano che: “L’attuale situazione valanghiva richiede attenzione e prudenza: attenzione alla neve ventata recente. Con neve fresca e vento in parte forte proveniente dai quadranti orientali, a tutte le esposizioni si sono formati accumuli di neve ventata in parte di grandi dimensioni“.
La tragedia è avvenuta non lontano dal Rifugio Malga Caldenave che si trova a quota 1.792 metri nel Lagorai, nel sottogruppo granitico di Cima d’Asta-Cime di Rava.
Come sempre, il Web non si è ritirato dal pronunciarsi. In merito all’accaduto, Mauro Bertolini ha commentato: “Non si ascoltano i consigli del meteo dopo è troppo tardi si piange vogliono fare gli erroi e questi sono i risultati.magari erano anche esperti,peggio ancora.”; Salvatori Francesco sostiene: “Con tutto il rispetto ma il giorno dopo una nevicata di neve pesante è come far testa o croce…….“.