Una magistratura indipendente è pilastro di democrazia, garanzia di legalità e quindi di sviluppo del Paese. Sergio Mattarella saluta il Consiglio superiore della magistratura uscente, sopravvissuto seppur con diversi innesti a una stagione di scandali e veleni, e accoglie al Quirinale i nuovi componenti eletti in questi mesi, che domani eleggeranno il nuovo vicepresidente. Il Capo dello Stato, che è presidente del Csm, non entra esplicitamente in molti dei temi caldi di questi giorni, dal braccio di ferro sulla scelta del suo nuovo vice al dibattito sulla riforma della giustizia cui sta lavorando il Guardasigilli Carlo Nordio. Ma indica delle linee generali, scritte nella Costituzione, come cornice per i prossimi passi di istituzioni e politica: una su tutte l’indipendenza della magistratura dagli altri poteri.
Oggi, intanto, l’organo di autogoverno della magistratura avrà come presidente il capo dello Stato, Sergio Mattarella. All’ordine del giorno ci sono le ”Proposte della Commissione per la verifica dei titoli dei Componenti eletti dai magistrati e dei requisiti di eleggibilità dei Consiglieri eletti dal Parlamento”. E’ un modo per risolvere subito le questioni preliminari in modo da non farle diventare spinose. E’ il nodo attorno alla figura del professor Roberto Romboli, costituzionalista dell’università di Pisa ed eletto in quota Pd. Il docente ha raccolto maggiori consensi in Parlamento e fino a pochi giorni fa sembrava il più papabile per la poltrona di vicepresidente. Ma è emerso un problema legato al suo ruolo universitario, rispetto al fatto che è professore emerito, una carica onorifica attribuita dopo il pensionamento.
In base ai rumors della vigilia il nome di Romboli andrà ‘testa a testa’ con quello dell’avvocato Fabio Pinelli, vicino alla Lega. I contendenti hanno tra gli 8 e nove voti sicuri – si ragiona – ma ci potrebbero essere delle sorprese, con scelte di campo non dichiarate alla luce del sole. Se dovesse affermarsi Pinelli sarebbe la prima volta che la poltrona di vicepresidente andrebbe ad una personalità espressione del centrodestra.