Alla fine è scoppiata la bolla presso l’ufficio regionale della Valle d’Aosta: Erik Lavevaz non è più il governatore dopo aver annunciato al Consiglio Regionale le proprie dimissioni irrevocabili.
L’attuale giunta rimarrà in carica fino alle prossime elezioni per la gestione degli affari correnti (sulla scia di quanto accaduto per il governo Draghi tra luglio e ottobre), con il comando che passa ora al vicepresidente.
Le mie dimissioni non erano più procrastinabili, anzi, avrei dovuto presentarle già due mesi fa ma ho preferito sistemare i conti e scongiurare l’esercizio provvisorio.
Estratto della lettera di dimissioni di Lavevaz
Valle d’Aosta, i motivi delle dimissioni di Erik Lavevaz
Il motivo delle dimissioni di Lavevaz da governatore della Valle d’Aosta consiste nelle frizioni che hanno dilaniato il suo partito (Unione Valdostana) negli ultimi mesi, provocando una vera e propria scissione.
Con tono estremamente sconsolato, nella lettera si legge che “il mandato che avevo ricevuto dalle forze politiche, ossia quello di rafforzare la maggioranza regionale, non può essere realizzato a causa delle tensioni che devono essere chiarite e affrontate”. Un po’ come spesso accade nello sport, l’esonero dell’allenatore si rivela spesso la mossa che riesce a dare una scossa all’intero spogliatoio.
Il gruppo fedele a Lavevaz vorrebbe riunire le forze autonomiste e mantenere l’alleanza con il centrosinistra, mentre la fronda dei dissidenti, capeggiati dal capogruppo del partito Aurelio Marguerettaz, stanno invece spingendo per un’alleanza a destra con Lega e Forza Italia.
Parlando dei due anni abbondanti alla guida della Regione (fu eletto nel novembre 2020) Lavevaz rivendica le iniziative, il dibattito e le proposte discusse in maniera collettiva “durante un periodo non semplice ma affrontato con consapevolezza ed entusiasmo”. Il suo auspicio, in conclusione, è quello che il successore “sappia far prevalere le logiche di dialogo e confronto come perni per garantire l’autogoverno regionale nel futuro”.
Tutto ciò avviene nel giorno in cui si rafforza la collaborazione tra i gruppi autonomisti regionali di Alliance Valdotaine e VdA Unie, già presenti nella maggioranza. Attraverso il manifesto “Orgoglio valdostano”, l’alleanza presenterà il suo progetto durante la fiera di Sant’Orso, la più importante kermesse regionale dedicata all’artigianato e all’enogastronomia.